Giappone, Takaichi cerca voti aprendo a partito opposizione

Ott 18, 2025 - 00:53
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Giappone, Takaichi cerca voti aprendo a partito opposizione

Il Partito liberal-democratico (Ldp) al governo in Giappone e il Partito dell’Innovazione del Giappone (Nippon Ishin no Kai) hanno lanciato oggi un dialogo politico con l’obiettivo di aprire la strada a una cooperazione elettorale e, potenzialmente, alla formazione di un governo di coalizione. Lo hanno annunciato oggi le due formazioni, in un contesto politico scosso dalla rottura dell’alleanza ventiseienne tra Ldp e Komeito, secondo quanto riferisce Nikkei. Il leader di Ishin no kai, Hirofumi Yoshimura, ha dichiarato dopo un incontro con la presidente dell’Ldp, Sanae Takaichi, che il suo partito sarebbe disposto a votare per Takaichi come primo ministro “qualora venga raggiunto un accordo politico sui programmi tra le due parti”. L’eventuale coalizione Ldp-Ishin no kai disporrebbe di 231 seggi alla Camera bassa, appena due in meno della maggioranza assoluta (233), aumentando così significativamente le possibilità di Takaichi di diventare la prima donna a guidare il governo giapponese. Il dialogo tra le due formazioni riguarderà temi centrali come la riforma della sicurezza sociale, la regolamentazione dei finanziamenti politici e il progetto – sostenuto con forza dal Japan Innovation – di fare di Osaka la seconda capitale del Paese, accanto a Tokyo. La crisi politica giapponese è esplosa dopo la decisione del Komeito di interrompere l’alleanza con l’Ldp. Il primo ministro uscente Shigeru Ishiba ha annunciato le dimissioni il 7 settembre, mentre il governo ha comunicato che la sessione straordinaria della Dieta si aprirà il 21 ottobre. Non è però ancora stata fissata la data del voto parlamentare per l’elezione del nuovo premier. Nel frattempo, anche le forze di opposizione – il Partito costituzionale democratico (Cdp), il Partito democratico per il popolo (Dpfp) e lo stesso Ishin no kai – stanno discutendo una possibile alleanza. Il leader del Cdp, Yoshihiko Noda, ha affermato che “piuttosto che limitarsi a negoziare con l’Ldp su alcune politiche, sarebbe più efficace puntare a un vero cambiamento di governo”. Il leader del Dpfp, Yuichiro Tamaki, ha però mantenuto un atteggiamento prudente, osservando che “la coalizione a tre non sarebbe sufficiente per una maggioranza stabile” e che “permangono differenze su temi chiave come sicurezza nazionale ed energia nucleare”. Il voto per la scelta del nuovo primo ministro, inizialmente previsto per questa settimana, è quindi slittato a data da definirsi. Dopo l’elezione, il nuovo capo del governo dovrà formare il proprio gabinetto e riceverà la nomina formale da parte dell’imperatore, prima di affrontare un’agenda diplomatica fitta, che include il vertice Asean a Kuala Lumpur il 26 ottobre e la visita del presidente statunitense Donald Trump in Giappone.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv