Il CGIE chiude la 47ª Assemblea Plenaria portando gli italiani all’estero al centro del confronto istituzionale
Il Consiglio Generale degli italiani all’estero ha concluso i lavori dell’Assemblea plenaria, svolta a Roma dal 16 al 20 giugno scorso, tracciando il bilancio di un anno intenso di lavoro, illustrato dalla Segretaria generale Maria Chiara Prodi, confrontandosi apertamente sulla propria governance e rilanciando il rapporto con le istituzioni presso cui ha rivendicato la propria centralità di massimo organismo di rappresentanza delle collettività all’estero cui richiedere i pareri obbligatori, nel rispetto della legge istitutiva. Il CGIE ha ribadito l’auspicio che venga riconvocata la Conferenza permanente Stato-Regioni-PA-CGIE, che si è riunita l’ultima volta nel dicembre 2021 e discusso di temi fondamentali quali la cittadinanza, la messa in sicurezza del voto all’estero e gli incentivi al rientro, esprimendo "profonda gratitudine" al Presidente della Repubblica per il riconoscimento dell’impegno quotidiano che sostiene ed esprime il legame tra l’Italia e i milioni di connazionali che si trovano al di fuori dei confini nazionali e che sono parte integrante del tessuto del Paese.
I Consiglieri ringraziano il Presidente della Rpubblica anche per aver ricordato come la partecipazione al voto dei connazionali all’estero sia un’espressione di cittadinanza attiva e concorra alla formazione dell’energia che fa vivere la nostra società democratica, e che i Com.It.Es. e il CGIE sono dunque organismi che rafforzano la concezione di una democrazia libera, aperta a tutti i cittadini, ovunque essi abbiano scelto di vivere, esprimendo anche gratitudine per aver ritenuto utile seguire con attenzione la riflessione aperta nel Consiglio Generale sulla riforma della cittadinanza “per favorire una meditata considerazione – ed eventualmente anche qualche riconsiderazione – dei temi che si sono aperti”.
Ringraziamento anche al Ministro degli Affari esteri, nonché Presidente del CGIE, Antonio Tajani per l’ascolto e l’apertura dimostrati nei confronti di interventi migliorativi della riforma che, seppur necessaria come sempre sostenuto dal CGIE, ha generato spaesamento nelle comunità all’estero restringendo drasticamente la trasmissione della cittadinanza e generando disparità di trattamento tra i connazionali, in particolar modo se in possesso di altra cittadinanza. Su questo tema, l’Assemblea plenaria – che il 17 e 18 giugno si è tenuta presso la Sala polifunzionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri – è arrivata a sintesi approvando a maggioranza un ordine del giorno con sei proposte migliorative a seguito di un ampio dibattito alla presenza del sottosegretario Silli, il quale ha assicurato che verranno valutate dopo aver illustrato la Relazione di Governo, e del (da pochi giorni ex) direttore generale della DGIT del MAECI, min. plen. Luigi Maria Vignali.
L’Assemblea plenaria ha inoltre approvato numerosi ordini del giorno relativi al potenziamento dei servizi consolari, alla trasmissione della lingua e della cultura e agli enti gestori, ai lavoratori frontalieri e per il finanziamento di bandi con borse di studio per docenti ed ha istituito un premio annuale in memoria di Michele Schiavone, compianto Segretario generale del CGIE, per ricordarne l’impegno, la dedizione e il servizio reso alle collettività italiane con l’obiettivo di dare visibilità a quanti, nel mondo, lavorano per gli italiani all’estero.
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