Il Comitato economico e sociale chiede una strategia globale dell'UE contro la povertà
Nella sessione plenaria di luglio, il Comitato economico e sociale europeo ha adottato un parere che chiede l'elaborazione di una strategia dell'UE contro la povertà basata sui diritti, per sradicare l’indigenza estrema in tutta l'Unione, riconoscendola come un'ingiustizia sistemica e una violazione dei diritti fondamentali. Il parere del CESE prevede un cambiamento di prospettiva: la povertà deve essere considerata un'ingiustizia prevenibile, radicata nella disuguaglianza, non un risultato inevitabile dello sviluppo economico. La strategia dovrebbe stabilire obiettivi ambiziosi e misurabili, come dimezzare la povertà entro il 2030. L'accesso a servizi accessibili e di alta qualità è un pilastro della prevenzione e il Comitato economico e sociale chiede maggiori investimenti pubblici in sanità, alloggi, istruzione, assistenza all'infanzia e assistenza a lungo termine. Il parere affronta anche il crescente problema della povertà energetica e chiede piani nazionali per garantire la parità di accesso all'energia a prezzi abbordabili. Con la crescente digitalizzazione dei servizi, il CESE insiste sulla necessità di mantenere disponibili alternative fisiche e un'assistenza di facile utilizzo per prevenire l'esclusione digitale.
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