Il premio Caccuri a Gad Lerner per il libro su Gaza
Gad Lerner con "Gaza. Odio e amore per Israele" (Feltrinelli) è il vincitore della XIV edizione del Premio Letterario Caccuri. Al secondo posto, a pari merito, gli altri tre titoli finalisti: "Spettri" di Monica Maggioni (Longanesi), "L'Eresia liberale" di Alessandro Sallusti (Rizzoli) e "Trump. Vita di un presidente contro tutti" di Gennaro Sangiuliano (Mondadori). L'analisi non stereotipata di Gad Lerner su Gaza, luogo diventato il simbolo di una contesa che assume nel mondo dimensione culturale e morale, è stata premiata dalle giurie del Premio Letterario. "Sono un cittadino italiano nato su quella sponda. Il Medio Oriente, in particolare Israele e il territorio circostante - ha affermato Lerner - sono stati luogo delle guerre lampo, in questo caso è una guerra infinita e chi l'ha scatenata non sa come chiuderla e continua a prolungarla, come in queste ore drammatiche che stiamo vivendo. Ricordiamoci che le utopie hanno fatto andare avanti la storia, oggi le vedo nelle piazze di Tel Aviv e in tutte le altre che si oppongono a Netanyahu, nei familiari degli ostaggi che hanno proclamato uno sciopero per questa guerra. Le vedo nei palestinesi che hanno manifestato contro Hamas. All'interno delle società civili dei due popoli, persone illuminate presentano l'unica soluzione razionale: la convivenza". "Da quando ho 20 anni - ha aggiunto - mi batto da ebreo affinché Israele si ritiri dai territori occupati. Anche nelle classi dirigenti occidentali di fronte all'orrore di quel 7 ottobre è apparso inevitabile che Israele andasse a cacciarsi in quella trappola, come Hamas aveva previsto che facesse. Si è sviluppato qualcosa di indicibile, quella cosa che soltanto il cancelliere tedesco Merz ha detto: Israele sta facendo il lavoro sporco anche per noi occidentali perché quella è la frontiera dell'Islam". Il vincitore del Premio Letterario Caccuri e i finalisti hanno ricevuto la Torre d'Argento, vero e proprio simbolo della manifestazione e del borgo di Caccuri, forgiata dal maestro orafo Michele Affidato. I quattro saggi - selezionati dal Comitato scientifico presieduto da Giordano Bruno Guerri - sono stati votati da una giuria popolare e da una nazionale, composte in totale da 110 giurati (30 i nazionali, 80 gli accademici). Assegnati, inoltre, riconoscimenti speciali: a Piero Marrazzo, per "Storia senza eroi" (Marsilio), è andato il Premio Letteratura e Giornalismo, a Jacopo Veneziani il Premio Arte e Letteratura per il suo prezioso lavoro di divulgazione dell'arte, ad Antonino De Masi, per "Inferi" (Aliberti), il Premio Letteratura e Impegno Civile, all'antropologo calabrese Vito Teti il Premio alla Carriera per il contributo fondamentale della sua riflessione accademica sulla complessità della "restanza" e sul senso dell'erranza nell'epoca della modernizzazione globale. Ad Antonella Viola, che ha proposto la lectio magistralis dal titolo "Dormire, forse sognare", è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Caccuri.
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