Inflazione: Istat, novembre +1,1% su anno. Unc: inflazione cala, ma è una magra consolazione
Secondo i dati definitivi di novembre resi noti oggi dall’Istat, l’inflazione annua è pari +1,1%, in calo rispetto a ottobre quando era 1,2, mentre quella congiunturale è pari a -0,2%. “L’inflazione annua in calo è solo una magra consolazione, dato che vuol dire che, nonostante i prezzi siano già alle stelle, continuano ugualmente a salire. Stesso discorso per il carrello della spesa: bene che passi da 2,1% a 1,5%, ma per la casalinga di Voghera che va tutti i giorni a fare la spesa vuol dire che il carrello rincara sempre più, anche se a un ritmo più blando” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando i dati Istat sull’inflazione. “Sarebbe una buona notizia il fatto che l’inflazione mensile è negativa, -0,2%. Peccato, che a crollare su base mensile, trascinando in basso l’indice, siano i Servizi ricettivi e di ristorazione, -2,2% su ottobre, decisamente non utilizzati a novembre, mentre salgono spese obbligate come i Servizi sanitari e i Prodotti alimentari e le bevande analcoliche” prosegue Dona. “L’inflazione all’1,1%, se per una coppia con due figli significa un aumento complessivo del costo della vita pari a 351 euro su base annua, per i soli Prodotti alimentari e le bevande analcoliche la stangata è pari a 176 euro, mentre per il carrello della spesa è di 194 euro. Per una coppia con 1 figlio, la spesa aggiuntiva annua totale è pari a 300 euro, ma 154 euro sono soltanto per cibo e bevande, 173 per il carrello. In media, per una famiglia, mangiare e bere costa 121 euro in più, le spese del carrello salgono di 135 euro” conclude Dona.
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