La montagna avvisa i vacanzieri: accogliamo a braccia aperte, ma non siamo un parco giochi e neppure gratis
Ombrelloni vuoti e code sui sentieri. Le ‘cartoline’ dell’estate 2025 sembrano raccontare questo ma proprio mentre sulle vette arrivano più vacanzieri del solito, ecco che proprio la montagna ‘dice’ e ‘avvisa’: questo non è un parco giochi e non ne è neppure gratis. Se si pensa di sfuggire ai tornelli in riva si sappia che li si potrebbe incontrare sul sentiero. E che passeggiare nei boschi non è automaticamente senza costi. Come si pagano i parcheggi in città, “possiamo, vogliamo introdurre alcune aree parcheggio a pagamento nelle aree montane. O dei tornelli per regolare i flussi sui sentieri. Non sembri strano. O delle navette per portarti in luoghi incontaminati, senza auto, oppure strade con un pedaggio. Tre euro per una giornata, cinque per un voucher, un ticket (gratis -quindi nessuna tariffa- se mi fermo a mangiare in un bar o in un ristorante del paese). Ogni territorio fa le sue scelte e le sue proposte. E fa bene a farle. Rispettale”. E’ la raccomandazione che arriva dall’Uncem, l’Unione dei Comuni, Enti e Comunità montane che ha diffuso un Manifesto per vivere e soprattutto per chiedere rispetto per la montagna che attrae vacanzieri.
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