La Russia sta producendo droni termobarici, capaci di causare danni 'semplicemente terrificanti' ai civili
La Russia ha recentemente iniziato a produrre droni termobarici da utilizzare insieme ai droni esca in Ucraina, capaci di causare gravi danni ai civili, ha rivelato un’inchiesta dell’Associated Press (AP). Sebbene le testate termobariche siano state precedentemente utilizzate dalla Russia in Ucraina sui missili, il loro impiego sui droni d’attacco segnerebbe un’escalation nell’impiego di queste testate. Le testate termobariche creano un’onda di alta pressione e calore in grado di penetrare muri spessi, ha riferito AP . I danni causati dai droni d’attacco termobarici causerebbero danni che sarebbero “semplicemente terrificanti” da sopportare per le popolazioni civili, tra cui polmoni collassati, bulbi oculari schiacciati e danni cerebrali, secondo una fonte a conoscenza della produzione russa di droni. Sebbene controverse, le munizioni termobariche non sono proibite dal diritto internazionale. Le armi termobariche verrebbero schierate insieme ai droni esca destinati a sopraffare le difese aeree ucraine. I droni esca sono stati usati regolarmente negli ultimi mesi, mentre la Russia ha aumentato i suoi attacchi con droni sulle città ucraine dall’inizio di settembre. L’aeronautica militare ucraina ha affermato in precedenza che la Russia ha lanciato almeno 4.300 droni d’attacco tipo Shahed e UAV simili che imitano gli Shahed contro l’Ucraina tra agosto e ottobre 2024. La produzione russa di droni termobarici, nome in codice Operazione Falso Obiettivo, è attualmente in corso nella zona economica speciale di Alabuga, nella Repubblica del Tatarstan. La Russia continua a usare i droni per sopraffare le città ucraine prima dei previsti attacchi alle strutture energetiche ucraine prima dei mesi invernali. L’uso di droni termobarici verrebbe probabilmente utilizzato principalmente per penetrare muri spessi e sottostazioni energetiche sotterranee, ideali per colpire le strutture energetiche. Negli ultimi mesi, l’Iran e la Cina hanno continuato a fornire componenti per i droni d’attacco russi. Reuters ha riferito il 25 settembre, citando fonti di intelligence europee, che la Russia ha segretamente avviato un programma di sviluppo e produzione in Cina per droni d’attacco da utilizzare nella guerra in Ucraina. Mentre l’Iran ha prodotto ininterrottamente droni di tipo Shahed per l’uso della Russia in Ucraina sin dall’inizio della guerra su vasta scala. Secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ), citando tre funzionari dell’UE, il massimo diplomatico dell’UE Josep Borrell avrebbe informato le nazioni europee di prove “convincenti” della produzione cinese di “aiuti letali” alla Russia, in vista dell’imminente incontro dei ministri degli esteri dell’UE del 18 novembre. La Cina si è posizionata come neutrale nella guerra tra Russia e Ucraina, ma ha contemporaneamente rafforzato i legami economici con Mosca e sostenuto il Paese contro le sanzioni occidentali. Pechino è inoltre emersa come uno dei principali fornitori russi di beni a duplice uso che alimentano l’industria della difesa russa.
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