Putin vuole Kiev sotto amministrazione Onu, poi il voto

Nel futuro dell'Ucraina immaginato da Vladimir Putin, non c'è Volodymyr Zelensky.
E per fare fuori il presidente ucraino, lo zar si è detto disposto a "discutere con gli Stati Uniti, anche con i paesi europei e, naturalmente, con i nostri partner e amici, sotto l'egida dell'Onu, la possibilità di istituire un'amministrazione transitoria in Ucraina", per traghettare il Paese verso elezioni "democratiche" e negoziare poi un accordo di pace con le nuove autorità.
Una mossa, quella del leader del Cremlino, che apre un nuovo capitolo nel dibattito sulla roadmap per la fine della guerra, puntando a instillare il dubbio degli alleati sul sostegno al leader ucraino, considerato illegittimo da Mosca. Ma al contrario, la replica occidentale è stata compatta nella condanna, compresi gli Stati Uniti di Donald Trump finora più aperti alle istanze russe nella guerra: il governo di Kiev è scelto dalla sua costituzione e dai suoi cittadini, ha ricordato la Casa Bianca, dando forza al coro di sdegno sollevato da tutto l'Occidente e dall'Onu, con il segretario generale Antonio Guterres che ha sottolineato come l'Ucraina abbia "un governo legittimo, e questo deve essere rispettato".
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