La scrittrice pugliese Lilli Maggi riscrive Pinocchio
Dalle bugie alla verità, edito dalla Di Carlo edizioni, è l’ultima fatica letteraria della scrittrice pugliese Lilli Maggi che, apprezzata dai lettori per la sua raffinata produzione poetica, esordisce nelle vesti di scrittrice in prosa. La trama ruota attorno all’eterna lotta tra il bene e il male, con un protagonista che a noi tutti è familiare già dall’infanzia: si tratta di Pinocchio, il burattino di legno che nella celeberrima favola di Collodi, dopo molte peripezie, si trasforma in un essere umano. Ma è molto di più di una banale rivisitazione dell’opera collodiana della quale, in realtà, aspira a essere un’originale e suggestiva continuazione. “Nel mio volume -spiega la Maggi- l’ex burattino sperimenta in modo integrale la sua nuova condizione umana, un aspetto che viene, invece, tralasciato nel capolavoro dello scrittore toscano: utilizzando le categorie interpretative offerte dalla psicologia junghiana potremmo dire che il processo d’individuazione, attraverso il quale Pinocchio, si trasforma in essere umano, cominciato nella favola di Collodi, trova il suo compimento nel mio lavoro perché, finalmente, l’Io si integra nel Sé e la trasformazione del pezzo di legno in uomo può dirsi, a tutti gli effetti, compiuta non solo sul piano fisico ma anche nella dimensione psichica”. Nella parte iniziale del racconto, Pinocchio si trasferisce a Milano dove è amorevolmente accolto nella casa e nell’azienda del suo padrino, il Grillo Parlante. Mentre viaggia in treno alla volta della metropoli lombarda, conosce Adelma, una giovane donna originaria della Puglia anche lei diretta a Milano: i due s’innamorano, si sposano e hanno una figlia che chiamano Ullah. La nuova vita di Pinocchio prosegue, dunque, felicemente attraversando le tappe canoniche di un’agiata esistenza borghese fino a quando una mattina Ullah, ormai adolescente, viene rapita da una spietata organizzazione di esseri alieni, gl’Ismeni, che vuole utilizzare il suo dna per acquistare l’immortalità: “A questo punto -spiega la Maggi- il padre si mette alla ricerca del luogo dove la figlia è stata segregata, nel disperato tentativo di salvarla dalla fine terribile alla quale gli alieni l’hanno destinata”. Stupisce favorevolmente in una scrittrice al suo esordio narrativo, l’abilità con la quale tesse la trama del romanzo, assemblando con sapienza generi letterari diversi che vanno dalla favola, al fantasy, alla fantascienza, all’horror, al thriller, al romanzo formativo e, con una trovata geniale, dopo aver dato un nuovo volto ad alcuni personaggi collodiani, fa interagire protagonisti di fiabe diverse il cui incontro, nel susseguirsi degli eventi in cui la narrazione si dipana, non è affidato al caso ma mira, in modo particolare, a propiziare determinate fasi del processo di maturazione, d’individuazione direbbe Jung, di Pinocchio.
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