La UE si ritira dal Trattato sulla Carta dell'energia (Tce)?
Gli eurodeputati delle commissioni Industria, ricerca ed energia (Itre) e Commercio internazionale (Inta) hanno approvato con 58 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astensioni la richiesta per il ritiro dell'Unione Europea dal Trattato sulla Carta dell'energia (Tce). Il Parlamento Europeo voterà ora la procedura di approvazione durante la sessione plenaria in programma il 22-25 aprile a Strasburgo, dopodiché il Consiglio dell'Ue potrà adottare la decisione a maggioranza qualificata. Il Trattato sulla Carta dell'Energia, istituito nel 1994 per disciplinare il commercio e gli investimenti nel settore energetico, è diventato un punto focale di controversie. Il Consiglio dell'Ue ha dato il suo prima via libera lo scorso 7 marzo e anche il Parlamento Europeo aveva già espresso la necessità di uscirne in una risoluzione adottata nel 2022. Secondo la piattaforma Gie Agsi-Aggregated Gas Storage Inventory intanto, l'Italia sale ancora e raggiunge quota 59,44%, mentre la media Ue ha già superato il 60%. Tutti i Paesi a eccezione di Lettonia e Romania sono in guadagno. Francia e Croazia restano nelle ultime posizioni, mentre in testa c'è sempre il Portogallo, stabile a 87,84%
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