Il Parlamento UE chiede una risposta forte e unitaria alle provocazioni russe

Con un voto al termine della Sessione Plenaria di Strasburgo, il Parlamento europeo ha approvato ieri in fine mattinata una risoluzione in cui sollecita una risposta coordinata dell’Unione contro quelle che definisce “le provocazioni” della Russia, che vanno dalle violazioni dello spazio aereo alle incursioni con droni contro infrastrutture critiche in diversi Paesi membri. Con 469 voti favorevoli, i deputati hanno condannato le azioni che si suppone siano russe nei cieli di Polonia, Estonia, Romania, Lettonia e Lituania, oltre agli attacchi con droni in Danimarca, Svezia e Norvegia. Tali atti vengono considerati parte della strategia russa di guerra ibrida e sabotaggio, simile a un terrorismo di Stato, anche se non ancora configurabile come attacco armato. Il Parlamento invita l’UE a introdurre sanzioni più severe contro la Russia e contro i Paesi che ne sostengono le azioni, come Bielorussia, Iran, Corea del Nord e alcune entità cinesi. Si chiede inoltre di creare un sistema di difesa antidrone, di garantire un livello di sicurezza uniforme per tutti gli Stati membri e di rafforzare la cooperazione con l’Ucraina, in particolare nel settore della tecnologia dei droni e delle contromisure. Viene ribadita la necessità di rafforzare la difesa comune europea all’interno della NATO e di dotare le autorità civili dei mezzi adeguati per proteggere aeroporti, centrali elettriche e altre infrastrutture sensibili. In caso di ulteriori aggressioni, i deputati propongono l’attivazione della clausola di difesa reciproca, oltre a una rapida approvazione di nuovi strumenti e programmi a livello europeo per sostenere la sicurezza e l’industria della difesa.
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