L’appello di Friends of the Global Fund: “L’Italia rafforzi l’impegno nella lotta contro l’Aids”
In occasione del World Aids Day, l’organizzazione Friends of the Global Fund Europe – Italia richiama l’attenzione sulla necessità di rafforzare – non ridurre – l’impegno dell’Italia nella lotta contro Hiv/Aids, tubercolosi e malaria, in un momento decisivo per la salute globale. Al G20 di Johannesburg, si riferisce in una nota, l’Italia ha annunciato un contributo di 150 milioni di euro al Global Fund per il triennio 2026-2028, una riduzione quasi del 20% rispetto all’impegno precedente. Una scelta che, pur rispecchiando le difficoltà incontrate da alcuni donatori internazionali, nel caso italiano non trova una giustificazione strutturale: le risorse complessive della cooperazione allo sviluppo non hanno subito tagli equivalenti. Come ricordato anche in sede parlamentare, questa riduzione rappresenta una decisione discrezionale e fa sì che l’Italia non abbia colto l’opportunità di esercitare la leadership politica che storicamente detiene nella salute globale e che è centrale nel Piano Mattei. “Il World Aids Day ci ricorda che la lotta contro l’Hiv non è finita”, afferma Stefano Vella, portavoce di Friends of the Global Fund Europe in Italia. “In un momento in cui il mondo punta a porre fine all’Aids entro il 2030, servono finanziamenti prevedibili e adeguati. Ridurre oggi il contributo al Global Fund significa indebolire uno strumento essenziale per salvare vite. L’Italia ha una lunga storia di leadership: spero che possa riconsiderare questa scelta e valutare risorse aggiuntive nel corso del triennio, mantenendo anche la quota destinata alle ong italiane”. All’interno del contributo annunciato, Friends of the Global Fund Europe auspica infatti che l’Italia valuti eventuali incrementi successivi qualora nel triennio si rendessero disponibili risorse aggiuntive o fondi non utilizzati o realizzi conversioni del debito a favore di interventi del Fondo Globale. Secondo Marina Sereni, membro di Friends of the Global Fund Europea, “investire nella lotta contro Aids, tubercolosi e malaria significa investire in stabilità, sicurezza e sviluppo sostenibile. E’ anche una scelta di responsabilità internazionale. L’Italia, che nel 2024 ha aumentato il proprio contributo a Gavi, avrebbe potuto riaffermare con forza il suo ruolo nel Global Fund. Ora è fondamentale che il Governo consideri possibili incrementi del contributo e che al prossimo Vertice Italia-Africa la salute sia una priorità, in coordinamento con il Global Fund”. Il 1° dicembre, la comunità globale riafferma l’impegno a porre fine all’Aids entro il 2030, un obiettivo ancora raggiungibile – ma solo se i governi garantiranno risorse adeguate e una volontà politica chiara. Friends of the Global Fund Europe – Italia rinnova quindi l’appello all’Italia affinché rafforzi il proprio contributo, valorizzi il ruolo delle ong italiane e mantenga la salute globale al centro della sua politica estera.
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