Nel 2023, in Italia, sono scomparse nel nulla 29.315 persone

Mar 7, 2024 - 07:36
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Nel 2023, in Italia, sono scomparse nel nulla 29.315 persone

Nel 2023, in Italia, sono scomparse nel nulla 29.315 persone. Quasi ventimila stranieri. Sul totale, quasi tutti minori. Sono i numeri della relazione annuale elaborata dall’ufficio del Commissario straordinario del Governo per le persone scomparse, che, tra le altre cose, censisce le denunce di scomparsa. Rispetto al 2022, l’aumento è di circa 5mila persone scomparse in più. Quest’anno, per la prima volta, è stato poi introdotto lo studio delle denunce di scomparsa ripetute, in cui si analizzano i casi di persone che scompaiono e vengono più volte rintracciate. In particolare, nel corso del 2023 sono state complessivamente 29.315 le denunce di scomparsa. Numeri in aumento rispetto all’anno precedente, quando le segnalazioni alle Forze di polizia erano state in tutto 24.369. Quasi il 75% delle denunce ha riguardato la scomparsa di minori: in particolare su 21.951 complessive, 4.416 sono state relative a italiani e 17.535 a stranieri. Un dato che, rispetto al 2022 – quando vi erano state 4.128 segnalazioni per minori italiani e 13.002 per minori stranieri – fa registrare un aumento soprattutto in relazione ai secondi. “Il Viminale – sottolinea il Ministro dell’interno, Matteo Piantedosi – riserva da sempre il massimo impegno nell’affrontare questo complesso fenomeno che coinvolge ogni anno migliaia di persone, per la maggior parte minori e soggetti fragili, con riflessi profondi sulle famiglie che vivono la tragedia della scomparsa dei propri cari. È per questo che lavoriamo tutti i giorni per potenziare e rendere sempre più efficienti i nostri strumenti di intervento. Uno sforzo costante per il quale ringrazio il Commissario straordinario, le Prefetture ed i numerosi attori – Forze di polizia, Vigili del Fuoco, Protezione civile, Centro nazionale del soccorso alpino e speleologo, associazioni di volontariato – che quotidianamente forniscono il loro prezioso contributo al sistema di ricerca delle persone scomparse”. La relazione opera una disamina anche in riferimento al requisito della nazionalità: 19.646 denunce sono riferite a cittadini stranieri e 9.669 ad italiani. Nel 2022 erano state, rispettivamente, 15.152 e 9.217. Numeri che anche in questo caso indicano come l’aumento delle denunce coinvolga maggiormente cittadini stranieri. Sul fronte dei ritrovamenti, sono state 14.159 le persone scomparse nel 2023 e rintracciate nel corso dello stesso anno. Un numero a cui vanno aggiunti i 1.573 ritrovamenti di soggetti di cui si erano perse le tracce negli anni precedenti. Le statistiche, inoltre, confermano come fondamentale per il rintraccio della persona la prima settimana dalla denuncia di scomparsa, dato che conferma l’importanza di procedere ad una tempestiva segnalazione e di avviare interventi quanto più rapidi possibili. Profili in merito ai quali sono state realizzate importanti campagne di informazione da parte dell’ufficio del Commissario. Nella relazione 2023 è stata inoltre introdotto, per la prima volta, lo studio delle “denunce di scomparsa ripetute”, in cui si analizzano i casi di persone che scompaiono e vengono più volte rintracciate. “L’attività dell’Ufficio – spiega il Commissario Straordinario Maria Luisa Pellizzari – ancora una volta, è stata indirizzata all’approccio interdisciplinare e multisettoriale per affrontare un fenomeno che si rivela molto complesso e che desta preoccupazione e allarme nella opinione pubblica. Il fenomeno, che si presenta ancora in crescita, vede questo ufficio sempre più impegnato in iniziative di carattere preventivo per migliorare l’efficienza del sistema di ricerca con la collaborazione di tutti gli attori istituzionali e delle associazioni di settore”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv