Nel terzo trimestre del 2024 si è ridotto il grado di connessione dell'Italia alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati

Sep 15, 2024 - 06:24
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Nel terzo trimestre del 2024 si è ridotto il grado di connessione dell'Italia alla rete mondiale di servizi marittimi containerizzati

Il grado di connessione dei porti italiani alla rete mondiale dei servizi marittimi containerizzati si è notevolmente sfilacciato nel terzo trimestre di quest'anno. Il Liner Shipping Connectivity Index (LSCI), l'indice realizzato dalla Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo (UNCTAD) per definire il grado di integrazione di una nazione nel network dei servizi di linea mondiali e che ha come riferimento l'indice fissato a 100 per il valore medio della connettività portuale nel primo trimestre del 2023, indica per il terzo trimestre del 2024 un valore 283,4 per i porti italiani, con una diminuzione del -2,7% sul terzo trimestre del 2023 e un calo del -1,0% sul secondo trimestre del 2024. Inoltre l'UNCTAD ha creato il Port Liner Shipping Connectivity Index (PLSCI), che definisce l'integrazione di un singolo porto nelle reti di servizi marittimi di linea globali. Nel terzo trimestre di quest'anno, tra i porti italiani con la migliore connessione alla rete globale dei servizi di linea, l'indice PLSCI relativo al porto di Genova è risultato di 411,7, in calo del -6,8% sul terzo trimestre del 2023. A seguire i porti di Gioia Tauro con un indice di 315,5 (-5,6%), La Spezia con 262,3 (-5,3%), Salerno con 184,9 (-9,6%), Livorno con 166,4 (-13,5%), Trieste con 156,0 (-0,2%), Napoli con 131,1 (-35,7%), Venezia con 112,3 (+5,3%), Vado Ligure con 86,4 (-27,6%), Civitavecchia con 85,7 (-9,9%), Ravenna con 83,2 (-1,0%), Ancona con 78,0 (-2,8%), Marina di Carrara con 26,5 (-21,6%) e Cagliari con 26,1 (-27,6%). Tra le principali nazioni marittimi europee, nel terzo trimestre di quest'anno sono risultati in crescita gli indici LSCI di Spagna (indice 427,5; +2,3%), Regno Unito (375,7; +0,4%), Francia (264,9; +0,2%), Portogallo (181,7; +3,5%), Polonia (128,2; +3,3%), Svezia (117,8; +5,8%), Danimarca (88,1; +2,7%), Slovenia (76,7; +3,2%) e Croazia (61,8; +1,1%), mentre, oltre all'Italia, hanno registrato una diminuzione gli indici LSCI di Olanda (380,2; -3,3%), Belgio (345,7; -4,4%), Germania (301,7; -5,1%), Turchia (275,2; -4,3%), Grecia (177,4; -10,4%) e Malta (110,9; -12,1%).

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv