Nepal: oltre 7.500 detenuti evasi durante le proteste
Durante i disordini di 7.557 detenuti sono fuggiti dalle prigioni del Nepal. Lo riferisce il quotidiano nepalese “Republica” sulla base di fonti del ministero dell’Interno. Tra le carceri interessate dalle evasioni ci sono quelle di Dillibazar (1.100 prigionieri), Chitwan (700), Nakhu (1.200), Jhumka (1.575), Kanchanpur (450), Kailali (612), Jaleshwar (576), Kaski (773), Dang (124), Jumla (36), Solukhumbu (86), Gaur (260) e Bajhang (65). L’Esercito e le forze di sicurezza hanno avviato le ricerche degli evasi su scala nazionale ed esortato la popolazione a prestare attenzione e a segnalare persone e attività sospette. Tra le persone liberate dai manifestanti nel carcere di Nakhu c’è il presidente del Partito nazionale indipendente (Rsp), Rabi Lamichhane, che era recluso dal 4 aprile nell’ambito di un’inchiesta per appropriazione indebita di fondi di cooperative. Il politico, ex ministro dell’Interno, è coinvolto in tre inchieste, in cui si dichiara innocente, ed è stato sospeso da membro della Camera dei rappresentanti, la camera bassa del parlamento. Il suo caso ha avuto grande risonanza politica: è stata istituita una commissione parlamentare d’inchiesta per fare luce sugli illeciti nel settore delle cooperative e il 30 dicembre, su raccomandazione del governo, il presidente della Repubblica, Ram Chandra Poudel, ha firmato il decreto istitutivo dell’Autorità nazionale di vigilanza sulle cooperative (Ncra). Il primo arresto di Lamichhane risale al 18 ottobre per il presunto coinvolgimento nell’appropriazione indebita di fondi di cooperative di credito dei distretti di Kaski, Chitwan e Rupandehi da parte della società Gorkha Media Group, di cui è stato in passato direttore operativo. Il primo filone d’inchiesta riguarda la cooperativa Sahara Multipurpose Cooperative e le accuse formalizzate dal Tribunale di Kaski comprendono frode, associazione a delinquere e riciclaggio di denaro. Il 5 gennaio la procura distrettuale di Katmandu ha aperto un fascicolo riguardante la presunta appropriazione indebita di 1,199 miliardi di rupie (circa 8,4 milioni di euro) della Swarnalaxmi Multipurpose Cooperative. Infine, la procura di Rupandehi ha aperto il terzo fascicolo d’inchiesta il 19 gennaio, accusando l’ex ministro e altre 40 persone di associazione a delinquere e appropriazione indebita di 1,3 miliardi di rupie (circa 9,1 milioni di euro) della cooperativa Supreme Savings and Credit Cooperative.
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