New York Times: Musk consumava ketamina, ecstasy e funghi allucinogeni mentre si avvicinava a Trump

Elon Musk faceva uso sistematico di droghe come ketamina, ecstasy e funghi allucinogeni nel periodo in cui, circa un anno fa, decideva di donare circa 275 milioni di dollari alla campagna elettorale dell’allora candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo rivela il “New York Times” in un’inchiesta pubblicata oggi, 30 maggio, nella giornata in cui lo stesso Musk annuncerà ufficialmente dalla Casa Bianca la fine del suo incarico alla guida del Dipartimento per l’efficienza governativa. Secondo le fonti citate dal quotidiano statunitense, il rapporto con le droghe del miliardario di origini sudafricane era “molto più intenso” di quanto non si sapesse in precedenza e andava ben oltre “l’uso occasionale”. Musk “ha raccontato di prendere così tanta ketamina da subire danni alla vescica”, si legge nell’articolo, e “viaggiava con una confezione di circa 20 pillole da consumare quotidianamente, tra le quali lo stimolante Adderall”.
Il “New York Times” aggiunge che “non è chiaro se Musk stesse ancora prendendo droghe quando è arrivato alla Casa Bianca e ha ricevuto il potere di tagliare i costi della burocrazia federale”, ma ancora negli ultimi mesi “aveva un comportamento imprevedibile, insultava membri del governo, faceva gesti come il saluto nazista e si confondeva durante le interviste”. Nello stesso tempo, si legge nell’inchiesta, la vita privata di Musk è diventata sempre più tumultuosa, tra relazioni parallele e battaglie legali per la custodia dei figli. Il proprietario di Tesla, SpaceX e X aveva già confessato in passato di fare uso di ketamina, ma aveva precisato di assumerne una pillola ogni due settimane per combattere la depressione.
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