Nigeria, enormi passi avanti nel controllo dei contagi da Hiv
L’Agenzia nazionale nigeriana per il controllo dell’Aids (Naca) ha reso noto che la Nigeria ha raggiunto due dei tre obiettivi globali 95-95-95 per il controllo dei contagi da Hiv, segnando un traguardo importante nella sua risposta nazionale. La notizia arriva in vista della Giornata mondiale contro l’Aids 2025 ed è stata ripresa dai media nigeriani.
Il direttore generale della Naca, Temitope Ilori, ha annunciato i progressi durante una conferenza stampa, in cui ha detto che la Nigeria sta “progredendo costantemente verso la fine dell’Aids come minaccia per la salute pubblica entro il 2030”. I dati nigeriani riflettono “notevoli progressi nella diagnosi dell’Hiv, nella copertura del trattamento e nella soppressione virale”, sottolineando che l’87% delle persone affette da Hiv conosce il proprio stato, il 98% di coloro che conoscono il proprio stato è in trattamento e il 95% di coloro che sono in trattamento ha raggiunto la soppressione virale: “Questo progresso è una testimonianza della resilienza della Nigeria nonostante le crisi globali, le incertezze economiche, il sostegno fluttuante dei donatori e l’evoluzione del panorama dei finanziamenti sanitari globali. La risposta della Nigeria all’Hiv non ha vacillato. Si è adattata, innovata e ha resistito”.
Ilori ha sottolineato un calo del 46% delle nuove infezioni da Hiv nell’ultimo decennio, miglioramenti nella prevenzione della trasmissione da madre a figlio, diagnosi precoce infantile e trattamento pediatrico, sebbene questi ambiti richiedano ancora maggiore attenzione. In tal senso, la collaborazione con la società civile e le organizzazioni guidate dalla comunità è stata fondamentale per ampliare l’accesso ai servizi di test, prevenzione e trattamento, in particolare per adolescenti, giovani e fasce di popolazione chiave.
Di recente, il presidente nigeriano Bola Tinubu ha approvato uno stanziamento di 200 milioni di dollari per prevenire l’interruzione dei servizi a fronte di incertezze finanziarie globali, iniziativa descritta da Ilori come “leadership in azione e una riaffermazione della titolarità nazionale”.
Tuttavia, nonostante i notevoli progressi, che la Nigeria deve ancora affrontare “uno stigma e una discriminazione persistenti, una forte dipendenza dai finanziamenti esterni, un elevato carico di Hiv pediatrico e aree difficili da raggiungere e scarsamente servite”.
Negli ultimi anni, la Nigeria ha adottato soluzioni innovative per fronteggiare la minaccia rappresentata dall’hiv, tra cui c’è anche il lancio, previsto per il 2026, del farmaco a lunga durata d’azione per la prevenzione dell’Hiv, il lenacapavir, inquadrato in un processo decisionale basato sui dati e di solide strutture comunitarie che hanno garantito la continuità del trattamento.
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