No alla montagna gratis': appello dell’Uncem contro i picchi di turisti in fuga dall’afa

Ago 20, 2024 - 03:15
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No alla montagna gratis': appello dell’Uncem contro i picchi di turisti in fuga dall’afa

“La montagna non può più essere gratis, valvola di sfogo delle città che ne prendono tutti i benefici, dal clima all’acqua”. Lo dice il presidente dell’Uncem, l’Unione nazionale dei Comuni, delle Comunità e degli enti montani, il piemontese Marco Bussone, che per le Terre Alte boccia la parola “overtourism”, perché “poco adatta a quel che sta succedendo”, visto che “i flussi sono molti, ma solo in alcuni periodi dell’anno”. Per Bussone, “sui territori occorre introdurre forme di regolazione dei flussi. Già ci sono in diverse aree. Moltiplichiamoli. Nessuno impedisce di mettere più aree di parcheggio a pagamento in quota, sistemi di prenotazione online dei parcheggi e accessi ai passi alpini, anche delle aree pic-nic a pagamento in più. Non può sempre essere tutto gratis. Bastano cifre minime”. Il presidente dell’Uncem fa l’esempio di Biccari, in provincia di Foggia, dove sono stati introdotti la prima “Zona a traffico limitato forestale” e lo stop al parcheggio selvaggio sul lago Pescara, e del Pian della Mussa, in provincia di Torino a 1.800 metri di quota, dove le auto pagano il parcheggio. “Chi ha detto che la montagna non può avere le proprie ‘strisce blu’?- si chiede Bussone- senza alcuna speculazione, ci sono già buone sperimentazioni. I sindaci e i Comuni in forma associata almeno possono recuperare qualche risorsa economica per la regolazione e la pulizia dei territori. È decisivo e necessario”. Una partita, quella del turismo in montagna, di cui, secondo l’Uncem, “devono occuparsi anche le città, dalle quali salgono i turisti”. Per Bussone, bisogna “impostare sistemi di promozione che partano proprio dalle aree urbane”. E conclude: “Dicano anche i sindaci di Milano, Pescara, Torino, Verona che se ‘compri in valle, la montagna vivrà’. Combattiamo insieme la desertificazione commerciale. È assurdo che chi sale a Misurina o nelle valli di Lanzo porti tutto da casa. Venti euro a persona, al giorno, spesi in un negozio o in un bar del territorio alpino o appenninico, ‘salvano’ quel paese”. Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv