Parlamento Europeo: il Re Abdullah II di Giordania dichiara che “A Gaza si sta svelando una versione vergognosa dell'umanità”.

Giu 17, 2025 - 14:06
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Parlamento Europeo: il Re Abdullah II di Giordania dichiara che “A Gaza si sta svelando una versione vergognosa dell'umanità”.

Intervenendo nell'emiciclo del Parlamento europeo in occasione della sua visita, il Re Abdullah II di Giordania, riferendosi alla serie di conflitti in corso in tutto il mondo, ha affermato che “il nostro mondo si sente slegato, come se avesse perso la sua gravità morale”. Ha ricordato agli eurodeputati che è proprio in questi momenti della storia che "dobbiamo tornare ai nostri valori (...) Perché quando il mondo perde i suoi punti di riferimento morali, perdiamo il nostro senso comune di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, di ciò che è giusto e di ciò che è crudele. E quando questo accade, il conflitto non è mai lontano". Oggi quel mondo è in declino morale“, ha aggiunto, affermando che ”una versione vergognosa della nostra umanità si sta svelando davanti ai nostri occhi in tempo reale (...) In nessun luogo ciò è più chiaro che a Gaza".

Parlando degli attacchi e dei raid israeliani a Gaza, il Re ha chiesto agli eurodeputati: "Com'è possibile che ciò che era considerato un'atrocità solo 20 mesi fa sia ora così comune da essere a malapena registrato? Quale versione della nostra umanità permette che l'impensabile diventi routine? Permette di armare la carestia contro i bambini? Normalizza la presa di mira di operatori sanitari, giornalisti e civili che cercano rifugio nei campi?". "Siamo a un altro bivio della nostra storia (...) Non si tratta solo di Gaza. E non è solo un altro momento politico. È una lotta su chi siamo come comunità globale e su chi diventeremo".
Re Abdullah II ha poi concluso ricordando che: "I palestinesi, come tutti i popoli, meritano i diritti alla libertà, alla sovranità e, sì, alla statualità (...) La strada della pace è già stata percorsa in passato. Può esserlo di nuovo, se abbiamo il coraggio di sceglierlo e la volontà di percorrerlo insieme".

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.