Regno Unito: il governo stanzierà 12,4 milioni di euro per l’adeguamento dei sistemi di controllo delle frontiere
Il Regno Unito spenderà 10,5 milioni di sterline (12,4 milioni di euro) per migliorare i sistemi di sicurezza dei porti e adeguarli al regime di controlli prescritto dall’accordo post-Brexit con l’Unione europea. Lo ha reso noto il governo britannico, che cita l’esigenza di eliminare i rischi di code e interruzioni nel traffico di persone e merci. Questo autunno dovrebbe infatti venire introdotto un sistema di frontiera digitale, noto come sistema di ingresso e uscita (Ees), che eliminerà la necessità di scansionare manualmente i passaporti. Le nuove regole richiederanno alle persone che viaggiano dal Regno Unito e da altri Paesi extra-Ue di registrarsi alla frontiera, il che include la scansione del viso e la presa delle impronte digitali, creando un registro elettronico che collegherà un documento di viaggio all’identità di una persona utilizzando dati biometrici. Il finanziamento del governo di Londra aiuterà le autorità di gestione portuale nel Regno Unito a mettere in atto la tecnologia necessaria e a completare lavori come l’installazione di chioschi e il reclutamento e la formazione del personale per preparare l’introduzione dei controlli, ha spiegato Downing Street. “Sebbene i controlli Ees rappresentino un cambiamento significativo per il confine dell’Ue, stiamo lavorando con attenzione con la Commissione europea, gli Stati membri e i porti per garantire di essere ben preparati e ridurre al minimo qualsiasi interruzione per i britannici che viaggiano in Europa”, ha affermato Seema Malhotra, sottosegretario britannico per l’immigrazione e la cittadinanza. Il porto di Dover, l’Eurotunnel a Folkestone e l’Eurostar alla stazione di St Pancras a Londra riceveranno ciascuno 3,5 milioni di sterline.
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