Myanmar: gli insorti dell’Esercito Arakan vicini a conquistare Maungdaw, al confine con il Bangladesh
Gli insorti birmani dell’Esercito Arakan sono vicini a conquistare la città di Maungdaw, al confine con il Bangladesh, dopo tre giorni di battaglia costati la vita ad almeno 100 militari della giunta al potere in Myanmar. Lo rende noto lo stesso gruppo armato in un comunicato, secondo cui in città restano “poche posizioni di difesa” dell’esercito regolare e l’area sarà “presto sotto il completo controllo” dell’Esercito Arakan. Quest’ultimo, appoggiato dalla maggioranza buddhista nello Stato di Rakhine, ha compiuto importanti progressi sul terreno contro le forze armate della giunta dopo il fallimento del cessate il fuoco alla fine dello scorso anno. “Decine di soldati e di miliziani musulmani sono stati catturati durante i combattimenti”, aggiunge l’Esercito Arakan, senza tuttavia dare notizie sulle proprie perdite. Secondo “Radio Free Asia”, agenzia finanziata dal Congresso degli Stati Uniti, l’eventuale perdita di Maungdaw potrebbe costituire una pesante sconfitta per la giunta militare di Naypyidaw, in difficoltà contro gli eserciti etnici anche in altri Stati del Paese. Gli ultimi sviluppi alimentano anche le preoccupazioni per le sorti della minoranza musulmana Rohingya. Questo mese, riferisce “Rfa”, hanno perso la vita circa 200 civili Rohingya che tentavano di fuggire verso il Bangladesh, la maggior parte dei quali in attacchi attribuiti all’Esercito Arakan. Già nel 2017 quasi un milione di Rohingya fuggirono dal Myanmar alla volta del Bangladesh a causa di un’offensiva all’epoca condotta dall’esercito birmano. Gli insorti dell’Esercito Arakan, da parte loro, hanno negato ogni attacco contro i civili Rohingya.
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