Scatta il licenziamento ad 'Upday Italia'

Dic 1, 2023 - 06:17
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Scatta il licenziamento ad 'Upday Italia'

Upday Italia, la testata registrata del gruppo tedesco Axel Springer, verso la chiusura. Dal 5 dicembre tutti i lavoratori - tre giornalisti, compreso il direttore ad interim e una poligrafica - saranno licenziati, nonostante i conti, da quanto si apprende, sarebbero ancora in attivo e il traffico ancora importante. Una decisione che l'azienda avrebbe comunicato senza dare motivazioni né preavviso, tanto che il Cdr lo scorso 25 novembre ha proclamato uno sciopero di sei giorni. Nel giugno scorso erano già stati licenziati il direttore, Giorgio Baglio, due redattori e un poligrafico. In prospettiva c'è l'intenzione di chiudere la società a partire dal 5 dicembre (in forse quindi dovrebbero essere anche le pubblicazioni della testata) ma ci sarebbe probabilmente anche l'intenzione di tornare alle origini di Upday, quando fungeva da servizio di news, o aggregatore, per gli smartphone di Samsung. Samsung che intanto ha lanciato negli Usa "Samsung news", un aggregatore di notizie che non porta traffico ai creator delle news, in genere testate registrate, ma si regge su accordi commerciali con le testate stesse. Questo, c'è chi sostiene senza voler essere citato, sarebbe un esperimento che Axel intenderebbe replicare anche in Italia al posto di Upday Italia che nel frattempo, dal 2017, ha cominciato a pubblicare solo prodotti editoriali giornalistici originali su sito e app (questo almeno fino a giugno, quando l'organico lo consentiva) e non più contenuti da app che rimandavano a siti esterni. Con Samsung News, sostiene una fonte che preferisce restare anonima, "si pagherebbero meno giornalisti, con evidente riduzione dei costi" e "potrebbe bastare l'intelligenza artificiale". Anche il direttore ad interim Enrico Codella ha aderito allo sciopero. "A fronte della decisione dell'azienda di chiudere Upday Italia il 5 dicembre 2023 e di licenziare tutti i dipendenti a partire dal 4 dicembre 2023, e preso atto della assoluta indisponibilità della dirigenza nel fornire alcun tipo di spiegazione, né tantomeno alcun preavviso ai dipendenti, l'assemblea dei giornalisti di Upday Italia ha deciso di prolungare lo sciopero fino al 30 novembre incluso" ha scritto il Cdr in una nota il 27 novembre. Nota a cui è seguita la solidarietà dell'Associazione Lombarda dei Giornalisti, "al fianco dei colleghi della testata online Upday". L'Alg parla di "una decisione arrivata all'improvviso, senza alcuna spiegazione alla redazione" e "diffida l'azienda dal porre in essere azioni unilaterali nei confronti dei giornalisti dipendenti ed è pronta a tutelare i colleghi in tutte le sedi opportune".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv