Sciare costa carissimo. Sempre più italiani rinunciano alla settimana bianca
Anche quest'anno gli appassionati della neve devono "mettere in conto sensibili rialzi per le tariffe degli skipass, con tutti gli impianti delle più note zone italiane di montagna che hanno applicato ritocchi dei listini". Negli ultimi 4 anni gli aumenti arrivano al +38%. Lo denuncia Assoutenti che, alla vigilia della riapertura della stagione sciistica, ha realizzato un report mettendo a confronto le tariffe dal 2021 ad oggi. I prezzi crescono, analizza l'associazione, sia per gli abbonamenti stagionali, sia per il biglietto giornaliero. A Livigno ad esempio il biglietto dello skipass per un adulto, in alta stagione, aumenta del +8,3% rispetto allo scorso anno, +4,8% al Sestriere e sugli impianti della Vialattea, +4,5% presso il comprensorio del Civetta, +3,6% negli impianti Dolomiti Superski e in quelli di La Thuile, +3,3% a Cervinia, +3% a Courmayeur. L'abbonamento stagionale rincara del +3,8% negli impianti della Valle d'Aosta, +2,6% sulle Dolomiti e al Civetta, +1% a Livigno. Per un biglietto giornaliero si spendono dai 58 euro di La Thuile, uno dei più rinomati comprensori sciistici della Valle d'Aosta, ai 72 euro di Livigno, arrivando agli 86 euro degli impianti Dolomiti Superski. Per gli abbonamenti stagionali la spesa varia dai 965 euro ad adulto di Livigno ai 1.788 euro della formula Valle d'Aosta+Zermatt. Se però si confrontano le tariffe della stagione invernale 2025/2026 con quelle del 2021/2022 si scopre che i rincari degli skipass possono arrivare a sfiorare il +40%, denuncia Assoutenti.
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