Sciare costa carissimo. Sempre più italiani rinunciano alla settimana bianca

Nov 3, 2025 - 05:12
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Sciare costa carissimo. Sempre più italiani rinunciano alla settimana bianca

Anche quest'anno gli appassionati della neve devono "mettere in conto sensibili rialzi per le tariffe degli skipass, con tutti gli impianti delle più note zone italiane di montagna che hanno applicato ritocchi dei listini". Negli ultimi 4 anni gli aumenti arrivano al +38%. Lo denuncia Assoutenti che, alla vigilia della riapertura della stagione sciistica, ha realizzato un report mettendo a confronto le tariffe dal 2021 ad oggi. I prezzi crescono, analizza l'associazione, sia per gli abbonamenti stagionali, sia per il biglietto giornaliero. A Livigno ad esempio il biglietto dello skipass per un adulto, in alta stagione, aumenta del +8,3% rispetto allo scorso anno, +4,8% al Sestriere e sugli impianti della Vialattea, +4,5% presso il comprensorio del Civetta, +3,6% negli impianti Dolomiti Superski e in quelli di La Thuile, +3,3% a Cervinia, +3% a Courmayeur. L'abbonamento stagionale rincara del +3,8% negli impianti della Valle d'Aosta, +2,6% sulle Dolomiti e al Civetta, +1% a Livigno. Per un biglietto giornaliero si spendono dai 58 euro di La Thuile, uno dei più rinomati comprensori sciistici della Valle d'Aosta, ai 72 euro di Livigno, arrivando agli 86 euro degli impianti Dolomiti Superski. Per gli abbonamenti stagionali la spesa varia dai 965 euro ad adulto di Livigno ai 1.788 euro della formula Valle d'Aosta+Zermatt. Se però si confrontano le tariffe della stagione invernale 2025/2026 con quelle del 2021/2022 si scopre che i rincari degli skipass possono arrivare a sfiorare il +40%, denuncia Assoutenti.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv