Sospensione dei visti d'ingresso nell'UE
La Commissione ha adottato venerdì in serata la settima relazione nell'ambito del Meccanismo di sospensione dei visti. Bruxelles ritiene che l'Albania, la Bosnia-Erzegovina, la Moldavia, il Montenegro, la Macedonia settentrionale e la Serbia abbiano preso provvedimenti per rispondere a diverse raccomandazioni formulate nella sesta relazione nell'ambito del meccanismo di sospensione dei visti, ma che debbano ancora intraprendere ulteriori azioni, in particolare per allineare le loro politiche sui visti a quelle dell'UE. Per l'Ucraina e il Kosovo, i cui cittadini hanno ottenuto l'esenzione dal visto meno di sette anni fa, la Commissione ritiene che i requisiti per la liberalizzazione dei visti continuino a essere soddisfatti, mentre per quanto riguarda la Georgia, tenendo conto dei recenti sviluppi nel Paese, sono in corso riflessioni sulla possibile attivazione del meccanismo di sospensione del visto in relazione a determinate categorie di persone. Per Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis e Santa Lucia la Commissione ritiene che le procedure di screening e di controllo dei cinque Paesi caraibici potrebbero non essere sufficienti a respingere i richiedenti che potrebbero rappresentare un potenziale rischio per la sicurezza quando si recano nell'UE senza visto, pur riconoscendo gli sforzi compiuti da questi Paesi per rafforzare le loro procedure. In merito alle crescenti domande di asilo presentate da cittadini sudamericani esenti da visto, la relazione afferma che l’esecutivo UE Commissione continuerà a collaborare con i partner latinoamericani per affrontare la tendenza.
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