Maurizio Landini a Bruxelles per i 70 anni dell'INCA CGIL

Dic 10, 2024 - 09:44
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Maurizio Landini a Bruxelles per i 70 anni dell'INCA CGIL

L'importanza del voto degli Italiani all'estero ai referendum, i lavori che mutano in un'emigrazione che cambia, il nuovo ruolo del Patronato e gli auguri all'INCA del Belgio per i suoi 70 anni. Tra i tanti argomenti toccati dal Segretario Generale della CGIL durante la cerimonia per il compleanno dell'INCA del Belgio, l'attenzione del primo sindacato italiano agli Italiani nel mondo è stata palpabile ieri sera al Full Circle House. Introdotto dal nuovo presidente, Vincenzo Sgalla, l'evento è stato l'occasione per ripercorrere il cammino del Patronato dai primi giorni di clandestinità del 1954 ad oggi, raccontati dalla Coordinatrice, Eleonora Medda. Dopo i saluti dell'Ambasciatore d'Italia in Belgio, Federica Favi e quelli del Presidente nazionale dell'INCA, Michele Pagliaro, una breve ma commovente premiazione dei presidenti storici, Elio Carozza e Stefano Tricoli e dei collaboratori del Patronato, prima di lasciare il palco a Maurizio Landini, interrogato, stimolato da 4 rappresentanti della società civile. Un intervento "a tutto tondo", a braccio, per rispondere alle sollecitazioni e disegnare un percorso di azione che ha visto nel recente sciopero generale un momento di lotta ma anche di affermazione dei principi che guidano il sindacato. Landini ha citato i dati di Mediobanca sulla situazione italiana, ricordando come dalla pandemia in poi le banche e le prime cento imprese del nostro Paese abbiano incrementato i profitti di quasi 130 miliardi, mentre i lavoratori dipendenti e le piccole partite iva perdevano potere d'acquisto ed i giovani erano spinti ad emigrare per trovare un lavoro migliore, o semplicemente un lavoro. E dopo l'intervento del Segretario Generale il brindisi d'auguri ed il ritrovarsi tra le tante persone che hanno fatto vivere e crescere l'INCA, arrivate a Bruxelles da tutte le regioni del Belgio per un compleanno importante.

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Filippo Giuffrida Ha cominciato la sua carriera giornalistica nel 1982, come giornalista presso Radio Riviera Tre. Dal 1989 collabora con Radio One e con l'agenzia stampa Hi News. Nel 1994 si è trasferito a Bruxelles come corrispondente per l'agenzia L’Altra News. Nel 2003 ha fondato l'agenzia stampa DSPRESS ed è stato nominato Redattore capo della rivista L'Incontro, nel 2010 ha assunto la direzione del periodico mensile La Lettre B. Direttore dell'Istituto Europeo di Studi Giuridici e di Comunicazione, dal febbraio 2019 è il corrispondente da Bruxelles dell'agenzia giornalistica 9 Colonne, diretta da Paolo Pagliaro. Membro fondatore di ITACA, è il direttore di RadioCom.tv, la prima web-radio in lingua italiana destinata alle comunità italiane all'estero, un progetto sostenuto dal Ministero degli Esteri. Nel 2013 ha vinto il Michel Vanderborght Award nella categoria giornalismo e nel 2020 ha vinto il Radnoty Award nella categoria giornalismo. È uno degli autori del libro "Lettere dall'Europa" e degli editorialisti del periodico quindicinale Patria Indipendente. Filippo Giuffrida è il pronipote dello scrittore e giornalista Leonida Rèpaci e del giornalista e politico Ottavio Pastore, che fu il primo direttore de l'Unità. Ex Presidente del Comitato Provinciale dell'ANPI del Belgio, è il Vicepresidente della FIR, Federazione Internazionale dei Resistenti.