Sul fronte di Kursk Mosca schiera mille soldati, seimila civili evacuati
“Fino a mille soldati” stanno partecipando all'incursione armata in corso nella regione russa di Kursk, al confine con l'Ucraina. A riferirlo è il capo dello Stato maggiore russo, Valery Gerasimov, in un incontro col presidente Putin, trasmesso dalla televisione nazionale. “L'avanzata del nemico in profondità nel territorio è stata fermata da attacchi aerei e di artiglieria” ha assicurato il capo militare di Mosca. Sulla linea di fronte la situazione si sta deteriorando e ora si teme una forte rappresaglia russa, motivo per cui le autorità ucraine hanno deciso l'evacuazione obbligatoria di circa 6mila persone. “Ho appena firmato l'ordine di evacuazione obbligatoria di 23 insediamenti di cinque comunità nel distretto di Sumy” ha dichiarato il governatore regionale Volodymyr Artyukh, aggiungendo che la misura riguarda “circa 6mila persone, tra cui 425 bambini”, in un'area situata di fronte alla regione russa di Kursk, dove le truppe di Kiev hanno lanciato l'attacco, con missili e droni. Al momento il bilancio è di almeno cinque civili uccisi e 20 feriti.
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