Teatro Cavour di Imperia: dopo 50 anni dal 22 gennaio torna il cinema
I mercoledì al Teatro Cavour di Imperia, nel periodo compreso fra il 22 gennaio e il 12 marzo 2025, sono preziose occasioni interdisciplinari, concepite per trascorrere insieme l’ultima parte del pomeriggio e la sera. Ogni settimana nel ridotto alle ore 18 avrà luogo unincontro con Corrado Bologna, già docente alla Scuola Normale Superiore di Pisa di Letterature romanze medioevali e moderne e Letterature comparate, curatore del ciclo “Le parole volano. Idee, racconti, dialoghi”, diviso nei due percorsi “Storia segreta dei grandi libri” e “Tre scrittori sbocciati sulla terrazza di Ponente”. Sono dedicati a Dante, Petrarca, Boccaccio, Manzoni, Gadda Calvino, Biamonti e Orengo, svelati nel background delle loro creazioni più celebri come in un thriller in cui si segua l’indagine di un investigatore per scoprire i segreti dei grandi libri della nostra cultura. La serata prosegue in sala alle ore 20con il ciclo di film “Il cinema ritrovato. Classici restaurati in prima visione” a cura della Cineteca di Bologna e realizzato in collaborazione con Circuito Genova, rassegna con cui dopo 50 anni di assenza torna il cinema al Teatro Cavour di Imperia. Saranno proiettate opere di Leone, Fellini, Monicelli, Germi, De Sica, Scola e Wenders. Gli incontri sono a ingresso libero fino a esaurimento posti con prenotazione consigliata alla mail biglietteria@teatrocavour.it. I biglietti del cinema sono in vendita a 6 euro, 3 euro per gli abbonati e gli associati del Cineforum Imperia.
Il secondo appuntamento è mercoledì 29 gennaio 2025. Alle 18 con l’intervento “Petrarca. Il libro della vita”Corrado Bologna prosegue nello svelare la storia segreta dei grandi libri. Di Francesco Petrarca, autore del “Canzoniere”, conosciamo ogni correzione, ogni spostamento nell’autografo che rimase sul tavolo del poeta fino agli ultimi giorni di vita: e sarà divertente riconoscere le piccole ossessioni autoriali, la disposizione calibrata delle poesie nel libro per offrire al lettore uno sguardo capace di cogliere i collegamenti che l’autore volle porre alla base della lettura. Alle 20 con il secondo film del “Cinema ritrovato” si apre “Mastroianni 100”, la rassegna ideata per i 100 anni dalla nascita di Marcello Mastroianni, avvenuta il 28 settembre 1924 a Fontana Liri, in provincia di Frosinone. Si comincia con “I soliti ignoti” di Mario Monicelli (1958). Mastroianni entra nella banda più improbabile della storia del cinemacon Vittorio Gassman, Totò, Carla Gravina, Claudia Cardinale, protagonisti di una strepitosa commedia sceneggiata da veri maestri: Age e Scarpelli, Suso Cecchi d’Amico e lo stesso Monicelli.
Terzo mercoledì al Teatro Cavour di Imperia: 5 febbraio 2025. Alle ore 18, nel ridotto, “Le parole volano” vede protagonista il suo curatore Corrado Bologna, con “Boccaccio: l’invenzione della letteratura italiana” che prosegue il viaggio nella storia segreta dei grandi libri. La vicenda del suo Decameron autografo è un piccolo racconto poliziesco, che coinvolge filologi e servizi segreti internazionali. Il film con Marcello Mastroianni da vedere alle 20 è “La dolce vita” di Federico Fellini (1960), proiettato in alta definizione e in edizione restaurata per permetterne la migliore visione nel buio della sala. Il film consacra l’attore a icona mondiale. La storia girata da Fellini con un’indimenticabile Anita Ekberg nella famosa scena della Fontana di Trevi, vince un Oscar, la Palma d’Oro, tre Nastri d’Argento e il David di Donatello. Ambientato a Roma, descrive il boom economico e la gioia ottimista del dopoguerra.
Quarto appuntamento: 12 febbraio 2025. Corrado Bologna, alle 18 nel ridotto, parla di “Manzoni: lo scrittore in tipografia”, per entrare nella tipografia di Guglielmini e Redaelli e cogliere l’autore chino sui piombi dei “Promessi Sposi”, a correggere fino all’ultimo, a impaginare le incisioni commissionate a Francesco Gonin per accompagnare con le immagini il testo verbale, in un rapporto indissolubile fra testi e immagini. Rassegna “Le parole volano”, percorso “Storia segreta dei grandi libri”. Alle 20 spazio al cinema con “Divorzio all’italiana” di Pietro Germi (1961), che trasfigura Mastroianni in chiave grottesca e lo affianca a Stefania Sandrelli, per affrontare il tema del divorzio nel 1961, quando ancora non era all’ordine del giorno. La legge è del 1970 e il referendum del 1974.
Quinto mercoledì al Teatro Cavour: 19 febbraio 2025. Alle 18, ultimo viaggio di Corrado Bologna nella storia segreta dei grandi libri con “Gadda. Gli autografi nelle scatole da scarpe”. Quando l’autore di “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana” morì, lasciò alla badante Giuseppina Liberati il contenuto della casa: e lei, fedele all’ammirazione per il Maestro, salvò tutti i manoscritti chiudendoli in scatole da scarpe, che approdarono avventurosamente nell’archivio del nipote Arnaldo Liberati, e da qui alla casa editrice Adelphi, a Milano. Anche le scatole da scarpe possono salvare i capolavori dalla scomparsa!
Alle ore 20 la serata prosegue in sala con la proiezione di “8 ½” di Federico Fellini (1963) con Marcello Mastroianni, Claudia cardinale, Sandra Milo, Anouk Aimée, tra gli altri. «Federico – scriveva Mastroianni - voleva Laurence Olivier, ma io gli somigliavo di più, cattolico, debole, antieroe. Per me 8½ è stato la chiarificazione di queste caratteristiche che c’erano nel mio privato ma che diventavano anche la cifra del mio personaggio. 8½ è un film che mi piace ancora moltissimo».
Settimo appuntamento: mercoledì 5 marzo 2025.Corrado Bologna alle 18 interviene per tracciare il ritratto di Francesco Biamonti, “Fra le mimose di San Biagio della Cima”. L’autore di “Le parole la notte” coltivava mimose a San Biagio della Cima, nell’entroterra di Ventimiglia, fra civiltà dell’ulivo e civiltà dello spirito, sui crinali di un’Europa solcata da file di migranti in fuga dalla morte e dal dolore. La serata di cinema, alle 20, prosegue con l’ultimo titolo di “Mastroianni 100”. Nel 1977, la coppia Mastroianni-Loren si ritrova in una delle sue interpretazioni più toccanti, “Una giornata particolare” di Ettore Scola, un dramma psicologico che inizia il 6 maggio 1938, giorno della visita di Hitler a Roma, in cui si incontrano due abitanti di un quartiere popolare romano: Antonietta, madre di sei figli, e Gabriele, in attesa di andare al confino perché omosessuale.
Con l’ottavo mercoledì al Teatro Cavour, il 12 marzo 2025 si conclude il ciclo dei doppi appuntamenti con Corrado Bologna e il grande cinema. Lo studioso ritrae il terzo scrittore nato nella terrazza di Ponente, Nico Orengo, narratore, poeta di filastrocche, che di sé diceva: «Ero cresciuto in un giardino botanico con piante e fiori che venivano dai quattro punti cardinali». L’ultimo appuntamento con il cinema, alle ore 20, è con “Paris, Texas” di Wim Wenders, un film del 1984 restaurato e riportato in prima visione in occasione del suo 40° anniversario. Vincitore della Palma d’Oro al Festival di Cannes, il film è sceneggiato da Sam Shepard e interpretato da Harry Dean Stanton, Nastassja Kinski e Dean Stockwell tra i protagonisti. È un road movie libero, tenero e disperato, un omaggio ai luoghi del western, una rilettura umanissima dei generi hollywoodiani. Un padre che invecchia sotto il cappello da baseball e un figlio bambino attraversano il Texas su un pick-up, in cerca d’una moglie e mamma perduta anni prima.
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