'New York Times': Elon Musk è intervenuto per garantire il rilascio di Cecilia Sala dall’Iran
L’amministratore delegato di Tesla e SpaceX, Elon Musk, sarebbe intervenuto per “aiutare a garantire il rilascio” di Cecilia Sala dall’Iran “contattando” l’ambasciatore di Teheran alle Nazioni Unite, Amir Saeid Iravani. Lo scrive il “New York Times”, citando due funzionari iraniani anonimi. Secondo il quotidiano statunitense, il miliardario sarebbe stato contattato dal fidanzato di Cecilia Sala, Daniele Raineri, “attraverso un intermediario”, poco prima della recente visita lampo della premier Giorgia Meloni a Mar-a-lago, in Florida, per incontrare Donald Trump. In una intervista, Raineri ha spiegato al “New York Times” di avere pensato a contattare Musk dopo avere letto di “un canale tra lui e i diplomatici iraniani”, e alla luce del suo legame con Donald Trump che lo ha selezionato per guidare insieme a Vivek Ramaswamy il nuovo dipartimento per l’Efficienza del governo (Doge). L’intermediario a cui si fa riferimento nell’articolo è l’informatico Andrea Stroppa, che il quotidiano definisce “un associato” di Musk, a cui Raineri ha chiesto di portare il caso di Cecilia Sala all’attenzione del miliardario. Interpellato dal quotidiano, Stroppa ha dichiarato che Musk ha “preso atto” della richiesta, precisando però di non essere a conoscenza di un suo presunto coinvolgimento nel caso. L’amministratore delegato di Tesla ha già incontrato l’ambasciatore iraniano all’Onu a novembre, settimane prima dell’arresto della giornalista italiana, nella sua residenza a New York, per discutere le tensioni tra Teheran e Washington. I due funzionari che hanno parlato al “New York Times” hanno anche precisato che Musk avrebbe contattato di nuovo l’ambasciatore “poco dopo” la visita di Meloni in Florida.
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