Telefonate Mute: cosa fare quando dall'altra parte non risponde nessuno

Dic 24, 2024 - 06:48
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Telefonate Mute: cosa fare quando dall'altra parte non risponde nessuno

Ti è mai capitato di rispondere a una chiamata sul tuo smartphone per non sentire nessuno dall’altra parte parlare? Non sei il solo e in questi giorni sono molti gli utenti che lo segnalano. Si tratta delle cosiddette telefonate mute, ovvero un fenomeno sempre più diffuso che sta creando preoccupazione e grattacapi alle vittime. Cosa si cela dietro queste chiamate misteriose? Se anche tu te lo sei chiesto, dopo esserne stato vittima, sappi che sono il risultato di una pratica utilizzata dai call center per ottimizzare la produttività dei loro operatori. Questi centri impiegano software automatizzati che effettuano chiamate multiple contemporaneamente. Questa tecnica però supera spesso il numero di operatori disponibili pronti a spiegare al destinatario il motivo della chiamata. Ecco perché quando un utente risponde, ma non c’è un operatore libero, si genera la famigerata chiamata muta. Se anche tu sei andato in panico a seguito di una chiamata di questo tipo non sei l’unico. Addirittura, il Garante per la Protezione dei Dati Personali (GPDP) ha spiegato che le telefonate mute “possono ingenerare nelle persone contattate uno stato di ansia, allarme e preoccupazione circa la loro provenienza”.

Per contrastare questo fenomeno fastidioso, una pratica invasiva, il Garante ha stabilito una serie di regole stringenti:

  1. non è possibile effettuare più di 3 telefonate mute ogni 100 con operatore presente;
  2. le telefonate mute devono interrompersi entro 3 secondi dalla risposta dell’utente;
  3. un’ulteriore chiamata da quel numero deve garantire la presenza di un operatore;
  4. uso del comfort noise che riproduce i suoni tipici di un call center per tranquillizzare l’utente che risponde.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv