Torna anche quest’anno il Premio regionale per il volontariato
Torna anche quest’anno il Premio regionale per il volontariato, pronto ad inaugurare la sua 14esima edizione. L’iniziativa punta a “riconoscere il valore del volontariato nella società e diffondere la cultura della solidarietà”, spiega una nota, sostenendo “progetti che contribuiscono a migliorare la vita delle persone e promuovono i diritti nel campo sociale, assistenziale, sanitario ed educativo“. È organizzata dal Consiglio Valle in collaborazione con il Csv Valle d’Aosta ed è sostenuta dai Lions Club “Aosta Host” e “Aosta Mont-Blanc”, dai Rotary Club “Aosta” e “Courmayeur Valdigne” e dalla sezione valdostana dell’Associazione nazionale alpini. In palio ci sono un contributo di 5.000 euro da destinare al progetto vincitore e cinque riconoscimenti da 4.000 euro ciascuno per progetti particolarmente meritevoli. Le somme saranno erogate a progetto realizzato, da rendicontare entro il 30 novembre 2025.
La scadenza per la presentazione delle candidature è fissata per venerdì 29 settembre, entro le 13. Le modalità di partecipazione e il regolamento del Premio sono indicate sul sito del Consiglio Valle. Possono essere candidate associazioni con finalità civiche, di solidarietà e di utilità sociale, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale e del terzo settore, nonché gruppi di volontari appartenenti a un’associazione di volontariato che operano nel territorio valdostano. A selezionare i progetti vincitori ci sarà un’apposita giuria presieduta dal presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin e da un presidente onorario.
“Anche quest’anno- dice il presidente del Consiglio, Alberto Bertin-, il Premio si propone di mettere in luce storie e progetti di volontari straordinari che mettono a servizio degli altri impegno e creatività generando un impatto positivo sulla comunità”. Nell’edizione dello scorso anno, il Premio era stato assegnato al progetto “Maison refuge, un piccolo seme di accoglienza” dell’Associazione sport per tutti (Aspert), che offre aiuto ai giovani in condizione di marginalità, grazie al coinvolgimento attivo del territorio.
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