Turchia al voto, come andrà a finire?
In Turchia da settimane non si parla d'altro: riuscirà il presidente Recep Tayyip Erdogan a ottenere una riconferma e battere lo sfidante Kemal Kilicdaroglu in quelle che si presentano come le elezioni più incerte negli ultimi 20 anni di storia del Paese? Lo decideranno il 10-15% di indecisi tra i 64 milioni di elettori di una nazione di 85 milioni di abitanti in cui l'affluenza alle urne raggiunge sempre percentuali altissime. Segno di una partecipazione e di un coinvolgimento enorme da parte dell'opinione pubblica.
La scelta del candidato Muharrem Ince di ritirare la propria candidatura a pochi giorni dal voto favorisce lo sfidante, che guadagna pochi ma preziosissimi punti, e incrementa le possibilità che la contesa possa chiudersi questa domenica senza bisogno del secondo turno previsto il 28 maggio. Oltre a Erdogan e Kilicdaroglu rimane in corsa solo l'ultranazionalista Sinan Ogan, destinato a ottenere una percentuale minima di voti. In attesa di vedere come andrà a finire di certo c'è che Erdogan non ha mai rischiato così tanto come in queste elezioni, in parte per sue stesse scelte.
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