Unione europea rischia di perdere la partita della green economy
Un documento di lavoro, redatto dal centro studi e ricerche del Parlamento europeo, rivela che l'Unione europea rischia di perdere la partita della green economy con il resto del mondo, anche con quella parte 'amica', e a causa di criticità strutturali tutte europee legate a società e mondo del lavoro. La capacità di trasformare il sistema produttivo in un sistema sostenibile, e a basse emissioni di CO2, e la possibilità di essere autonomi nelle proprie azioni pesa il contesto geopolitico. L'Ue non deve affrontare solo una Russia aggressiva e una Cina decisa, ma deve anche fare i conti con "una concorrenza geo-economica più forte da parte degli Stati Uniti", che stanno rafforzando la propria base industriale e "proteggendo le tecnologie di prossima generazione". Lo studio dell'europarlamento ha rivelato, inoltre, che i crescenti scontri geo-economici stanno "esacerbando le dipendenze dell'Ue, compreso l'accesso alle materie prime fondamentali necessarie per la doppia transizione, minacciato anche dalla mancanza di fondi disponibili. C'è poi la questione dell'invecchiamento della popolazione. Questa, si rileva, "genera meno tasse sul reddito per i governi", e quindi "le tasse verdi e gli investimenti privati dovranno colmare il gap finanziario".
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