Venezia, chiude il Fondaco dei Tedeschi
Venezia sta per per perdere uno dei luoghi simbolici del lusso contemporaneo: il Fondaco dei Tedeschi chiuderà definitivamente le sue porte. La decisione di Dfs, filiale italiana del colosso del lusso Lvmh, di non rinnovare il contratto di affitto segna la fine di un’era per questo edificio storico affacciato sul Canal Grande, a pochi passi dal Ponte di Rialto. La chiusura, come i legge su Ohga, non è solo una questione economica, legata alle perdite di oltre 100 milioni di euro in cinque anni e alla drastica riduzione del turismo asiatico post-pandemia, ma è anche un’opportunità per ripensare il futuro di Venezia in chiave di sostenibilità urbana. Il Fondaco dei Tedeschi, nato nel 1200 come sede di stoccaggio delle merci tedesche durante le Repubbliche Marinare, è stato per secoli un simbolo del commercio internazionale. Dopo un restauro significativo, nel 2016 è stato trasformato in un grande centro commerciale di lusso, con una terrazza panoramica e spazi dedicati a mostre culturali. Questa metamorfosi ha reso il palazzo un punto di attrazione non solo per lo shopping, ma anche per l’esperienza architettonica e culturale. Tuttavia, il modello proposto da Dfs si è rivelato insostenibile.
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