A Francoforte sprint di Puma, è nel mirino di gruppi asiatici
Balzo di Puma -3,17% alla Borsa di Francoforte, sulla spinta delle voci dell’interesse di alcuni concorrenti asiatici. Il titolo del gruppo di abbigliamento sportivo è arrivato a guadagnare più del 15%, il maggiore dell’indice Stoxx Europe 600. L’agenzia Bloomberg, citando fonti vicine alla vicenda, ha riferito che Puma ha attirato l’interesse di vari gruppi per una possibile acquisizione del gruppo in difficoltà. Tra i contendenti viene citato in primis il gruppo cinese Anta Sports, che starebbe valutando l’acquisizione in collaborazione con un investitore finanziario e avrebbe già nominato dei consulenti. Stando alle indiscrezioni avrebbero messo Puma nel mirino anche il produttore cinese Li Ning e la giapponese Asics. Da Li Ning, l'azienda fondata dall'omonima ex ginnasta di fama mondiale, ha tuttavia dichiarato che intende mantenere la sua strategia monomarca e che non ci sono "negoziazioni o valutazioni sostanziali" in corso per Puma. No comment per il momento dagli altri gruppi, inclusa Puma. Anta viene considerato dagli osservatori il contendente più accreditato. Il gruppo cinese ha già acquisito nel 2019, in partnership con l'investitore finanziario FountainVest, Amer Sports, proprietaria di marchi noti come Atomic, Salomon e Wilson, oltre alle aziende outdoor Peak Performance e Arcteryx e nella scorsa primavera ha rilevato il marchio tedesco di articoli outdoor Jack Wolfskin. Il titolo Puma ha chiuso mercoledì a 17 euro, vicino al livello minimo degli ultimi dieci anni, con una capitalizzazione di Borsa di poco superiore a 2,5 miliardi di euro, dopo avere perso dall'inizio dell'anno oltre la metà del suo valore. Elemento cruciale per un’acquisizione di Puma sarà la posizione di Artemis, la holding di famiglia del miliardario francese e principale azionista di Kering, Francois Pinault, che detiene il 29% del capitale dell’azienda tedesca. Artemis, fortemente indebitata, ha recentemente definito la sua partecipazione in Puma "non strategica". Un portavoce di Artemis ha per altro dichiarato a settembre che l'azienda non desidera vendere al prezzo attuale delle azioni. Il Ceo di Puma Arthur Hoeld sta lavorando da mesi per rilanciare l’azienda e rivitalizzare l'immagine del marchio. La nuova strategia dovrebbe dare frutti entro il 2027 e riportare Puma alla redditività. Un tempo terzo operatore nel mercato degli articoli sportivi, Puma è stata superata da marchi come New Balance, Sketchers e Lululemon.
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