Terremoto in Afghanistan, in arrivo kit d'emergenza per 1.400 persone
La provincia di Herat è stata interessata da una serie di eventi sismici molto forti, che hanno causato danni significativi alle infrastrutture e hanno lasciato innumerevoli individui e famiglie in un disperato bisogno di assistenza. Il distretto di Zindajan è la zona più colpita, con 1.294 morti, 1.688 feriti e il 100% delle case distrutte.
Il team di emergenza di Azione contro la fame è impegnato insieme al suo partner attuatore – Razi Development Social Organization (Rsdo) – per rispondere all’emergenza. Le organizzazioni distribuiranno kit di emergenza a 1.400 persone appartenenti alle 200 famiglie più vulnerabili. “Alcune famiglie hanno perso quasi tutto a causa del terremoto. Oltre alla casa, hanno perso anche gli effetti personali e non possono prepararsi un pasto e nemmeno una tazza di tè. Per questo motivo, nei kit di emergenza abbiamo incluso oggetti come pentole a pressione, taniche, asciugamani, stuoie, impermeabili e persino forchette, cucchiai, ciotole e fiammiferi”, spiega Vijay Raghavan, direttore di Azione contro la fame in Afghanistan.
Le famiglie riceveranno anche buoni in denaro per l’acquisto di indumenti invernali e coperte e potranno beneficiare del primo soccorso psicosociale. Inoltre, 400 bambini riceveranno kit psicosociali con giocattoli progettati per soddisfare le varie esigenze dei bambini e delle loro famiglie in situazioni di vulnerabilità. “I nostri esperti di salute mentale sono abituati a lavorare in contesti di emergenza e vengono impiegati per formare gli operatori psicosociali e umanitari locali per accompagnare meglio le vittime. Prendiamo anche parte al più ampio lavoro di valutazione sul campo, che ci darà un quadro migliore delle lacune, dei bisogni emergenti e dell’accesso delle comunità ai servizi essenziali”, dice Gul Mohammad Ehsani, responsabile salute mentale e team di Azione contro la fame per il terremoto.
Questa settimana, gli esperti di Azione contro la fame e Rsdo hanno visitato i villaggi più danneggiati di Naib Rafi, Kushkak, Sia Ab, Kernel del distretto di Zindajan. Oltre agli interventi di emergenza, le squadre lavorano instancabilmente per valutare i bisogni e documentare l’impatto del terremoto sui mezzi di sussistenza, in coordinamento con le autorità locali e le organizzazioni partner. “L’inverno è alle porte e dobbiamo rispondere il più rapidamente possibile alle esigenze delle persone più colpite, altrimenti la situazione peggiorerà ulteriormente nei prossimi mesi”, conclude Raghavan.
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