A Imperia è presente un Museo della Radio, con quelle apparecchiature si ascoltò la voce di Papa XI

A Imperia è presente un Museo della Radio affiliato alla fondazione Marconi. All'interno si possono ammirare più di 500 articoli suddivisi tra telegrafi, radio a valvole e transistor, radio novelty, grammofoni, televisori, telefoni ed altre apparecchiature introvabili. Radio storiche che hanno fatto la storia anche in questi giorni di Conclave ed elezione del Papa. Non tutti sanno che il mondo delle radio e dei radioamatori ha un legame storico e affascinante con il Vaticano. Tutto cominciò il 12 febbraio 1931, quando Papa Pio XI inaugurò Radio Vaticana con il primo messaggio pontificio trasmesso dall'etere, grazie a Guglielmo Marconi, padre della radio. Questa collaborazione ha segnato l'inizio dell'uso delle onde radio da parte della Chiesa per raggiungere i fedeli di tutto il mondo. Ma il legame non si è fermato lì. Il Vaticano ha continuato a mantenere viva la passione per le radiocomunicazioni anche in ambito radioamatoriale, con stazioni ufficiali come HV0A e HV1CN. Uno degli operatori vaticani più attivi è Francesco Valsecchi, che ha partecipato a spedizioni internazionali portando anche messaggi simbolici di fede. Nella missione del 2024 sull'isola di Clipperton, per esempio, ha trasmesso con il "nanobook" un testo di Papa Francesco. Ad eventi come l'International Marconi Day, la Santa Sede partecipa con grande entusiasmo, offrendo contatti speciali ai radioamatori di tutto il mondo. Una dimostrazione che le onde radio, ancora oggi, uniscono tecnologia, passione e spiritualità. E al Museo della Radio e possibile vedere quegli apparecchi storici che hanno fatto sentire la voce del Papa Pio XI e di quello appena eletto.
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