Le forze israeliane chiudono sei scuole dell'Unrwa a Gerusalemme Est

Gli studenti palestinesi di sei scuole gestite dalle Nazioni Unite a Gerusalemme Est sono stati costretti ad uscire presto giovedì, poiché le forze israeliane le hanno chiuse definitivamente. Il ministero dell'Istruzione di Tel Aviv aveva ordinato la chiusura il mese scorso, dando 30 giorni di tempo, che sono scaduti nella giornata di mercoledì 7 maggio.
Le scuole in questione sono gestite dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, l'Unrwa, a cui Israele ha vietato di operare sul proprio territorio all'inizio di quest'anno. L'organizzazione continua a gestire strutture nella Cisgiordania occupata da Israele, ma contro di essa è stata avviata una vasta campagna da parte della nazione ebraica, a seguito degli attacchi di Hamas del 7 ottobre 2023. Tel Aviv sostiene infatti che l'Unrwa sia infiltrata dal gruppo militante palestinese e che promuova valori antisemiti e sentimenti anti-israeliani. Cosa che l'agenzia delle Nazioni Unite nega da sempre con fermezza.
L'Unrwa è il principale soggetto incaricato di garantire istruzione e assistenza sanitaria ai rifugiati palestinesi di Gerusalemme Est, conquistata da Israele nella Guerra dei Sei Giorni del 1967, quindi annessa e poi dichiarata capitale unificata (benché ciò non sia stato riconosciuto dalla maggior parte della comunità internazionale).
Il ministero dell'Istruzione israeliano afferma che collocherà gli studenti in altre scuole di Gerusalemme, ma genitori, insegnanti e amministratori avvertono che la chiusura delle scuole principali di Gerusalemme est costringerà i loro figli ad attraversare ogni giorno checkpoint affollati e pericolosi. E alcuni non hanno i permessi per passare. Circa 800 studenti palestinesi rischiano quindi di vedere compromesso del tutto il loro percorso scolastico. Il governo di Tel Aviv è però inamovibile: a suo avviso le scule in questione operavano senza licenza.
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