A Rafah la Croce Rossa e Hamas collaborano alla ricerca dei corpi degli ostaggi israeliani
Le squadre del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) stanno operando nella zona di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per assistere nei rilievi e nelle ricerche dei corpi degli ostaggi israeliani uccisi. Le attività si svolgono in coordinamento con squadre egiziane specializzate e avvengono in aree non sotto il controllo israeliano. Secondo l’emittente qatariota “Al Araby”, la Croce Rossa è entrata nell’area di al Mawasi, a ovest di Rafah, insieme a miliziani del gruppo islamista palestinese Hamas appartenenti alla cosiddetta “Unità Ombra”, incaricata di sorvegliare e custodire gli ostaggi. Le immagini diffuse sui social media mostrano veicoli del Cicr accanto a combattenti armati del movimento islamista, impegnati nelle ricerche dei resti di un ostaggio israeliano. In una dichiarazione ufficiale, il Comitato internazionale della Croce Rossa ha confermato di operare a Gaza “come intermediario neutrale, su richiesta delle parti, per facilitare il recupero dei resti degli ostaggi deceduti, in conformità con gli accordi del cessate il fuoco”, precisando che “per motivi di sicurezza, non saranno forniti ulteriori dettagli”.
Parallelamente, fonti israeliane citate dall’emittente pubblica “Kan” hanno riferito che le forze israeliane stanno conducendo operazioni analoghe nelle aree sotto il loro controllo, basandosi su valutazioni di intelligence. Un funzionario della Difesa israeliana ha dichiarato che un team tecnico egiziano è entrato nella Striscia con mezzi di ingegneria pesante per contribuire alla localizzazione dei corpi, operazione approvata personalmente dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Le autorità israeliane accusano Hamas di trattenere informazioni sui luoghi di sepoltura e di non aver restituito alcun corpo dal 21 ottobre, in violazione dell’accordo di tregua del 9 ottobre. Secondo fonti diplomatiche citate da “Channel 12”, i mediatori regionali avrebbero avvertito Hamas che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, è “prossimo a dichiarare il movimento responsabile del fallimento dell’intesa” se non verranno restituiti nuovi corpi entro 48 ore. Fonti statunitensi hanno inoltre precisato che Washington si è opposta a un piano israeliano volto a sospendere temporaneamente gli aiuti umanitari a Gaza per aumentare la pressione su Hamas, ritenendo che tale misura avrebbe potuto far crollare la tregua. Dall’inizio del cessate il fuoco, Hamas ha consegnato 15 dei 28 corpi di ostaggi uccisi, oltre a rilasciare tutti i 20 prigionieri sopravvissuti catturati durante l’attacco del 7 ottobre 2023, che diede inizio alla guerra nella Striscia.
Qual è la tua reazione a questa notizia?