Accise diesel e benzina, approvata riforma sul riordino: ecco cosa cambia

Mar 17, 2025 - 07:00
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Accise diesel e benzina, approvata riforma sul riordino: ecco cosa cambia

Approvata in Cdm, tra le altre cose, la riforma delle accise. Il testo si chiama ‘Revisione delle disposizioni in materia di accise‘ (decreto legislativo – esame definitivo). Sui testi, che tengono conto dei pareri espressi dalle competenti Commissioni parlamentari, sono state ottenute le intese in sede di Conferenza unificata. Cosa cambia col riordino delle accise secondo il Codacons “In Italia le accise valgono oggi 0,728 euro su ogni litro di benzina, e 0,617 euro su un litro di diesel“, analizzava ieri il Codacons. “Un aumento delle accise di 1 centesimo di euro per il gasolio equivale ad una maggiore spesa da +0,61 euro su un pieno da 50 litri, se si tiene conto anche dell’Iva applicata sulle accise – sottolinea Codacons -. In un anno la maggiore spesa, considerando una media di due pieni al mese, sarà quindi pari a +14,64 euro ad autovettura, con un aggravio complessivo da +243 milioni di euro annui sulla totalità delle auto diesel circolanti in Italia. In 5 anni la misura costerebbe in totale circa 1,21 miliardi di euro ai proprietari di autovetture alimentate a gasolio – evidenzia -. Di contro, una riduzione di 1 centesimo per le accise sulla verde, comporterebbe un risparmio complessivo per gli automobilisti che possiedono auto a benzina da 249,7 milioni di euro annui, -1,25 miliardi in 5 anni. Se invece l’aumento delle accise fosse di 1,5 centesimi, la maggiore spesa per un pieno di diesel, considerata anche l’Iva, sarebbe di 0,915 euro, +21,96 euro all’anno nell’ipotesi di due pieni al mese, con un aggravio complessivo da +364,5 milioni di euro annui sulle famiglie che possiedono autovetture diesel, +1,82 miliardi in 5 anni – aggiunge Codacons -. Tuttavia una identica riduzione da 1,5 centesimi sulla benzina comporterebbe un risparmio da 374,5 milioni di euro annui per la platea di automobilisti con vetture alimentate a verde, -1,87 miliardi di euro in 5 anni”. “Il provvedimento del Governo dovrebbe progressivamente riallineare il peso di tale tassazione sui due carburanti, attraverso un incremento delle accise sul diesel compreso tra 1 e 1,5 centesimi di euro all’anno, per un periodo di 5 anni, e una identica riduzione per le accise applicate alla benzina – prosegue la nota dell’associazione -. Un aumento che, tuttavia, non riguarderebbe il settore dell’autotrasporto, come ha spiegato in più occasioni il governo. Il Codacons ha calcolato i potenziali effetti di una simile misura per gli automobilisti italiani a seconda del tipo di alimentazione delle autovetture – continua -. In Italia su un parco auto circolante pari a 40,5 milioni di vetture, il 42% è la quota di quelle alimentate a benzina, 40,9% quelle a gasolio. Questo significa che ad oggi circolano nel nostro Paese circa 17 milioni di auto a benzina, e oltre 16,6 milioni di auto diesel”, conclude Codacons.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv