Alassane Ouattara vince le elezioni in Costa d’Avorio
Il presidente in carica della Costa d’Avorio Alassane Ouattara ha vinto le elezioni presidenziali con l’89,77% dei voti. Lo ha annunciato ieri sera il capo della Commissione elettorale indipendente ivoriana (Cei), Ibrahim Coulibaly Kouibiere, che ha convocato una conferenza stampa ad Abidjan.
Secondo la Cei, 4,29 milioni di elettori su 8,55 milioni di elettori registrati hanno preso parte alle elezioni del 25 ottobre, un’affluenza del 50,1%. Jean-Louis Billon si è classificato secondo con il 3,09% dei voti e già ieri sera si è congratulato con Ouattara per la vittoria. Seguono l’ex first lady Simone Heywet Gbagbo con il 2,48%, Aoua Don Mello con l’1,97% e Henriette Lagou con l’1,15%.
Secondo Kuibiere, le elezioni “si sono svolte come previsto” sia all’interno del Paese sia all’estero, nonostante alcuni incidenti che hanno causato danni a proprietà pubbliche e private e alcune vittime. “Queste azioni – violente, ha detto il capo della Cei citato dall’Agenzia ivoriana di stampa (Aip) – hanno coinvolto l’1,82% del numero totale degli elettori registrati, non possono mettere in dubbio la validità del voto” e ha poi sottolineato che i risultati sono preliminari e che la decisione definitiva sarà presa dal Consiglio costituzionale nei prossimi giorni.
Le elezioni in Costa d’Avorio si sono svolte domenica 25 ottobre, con il presidente in carica Alassane Ouattara in lizza per un quarto mandato: il partito al governo lo aveva nominato candidato a giugno ed era in corsa con altri quattro candidati.
Il clima elettorale, prima e dopo il voto, è stato comunque piuttosto teso, come purtroppo è tradizione in Costa d’Avorio: a settembre, il Consiglio costituzionale ivoriano ha squalificato i candidati dell’opposizione Laurent Gbagbo, ex presidente, e Tidjane Thiam dalla corsa alle elezioni; all’inizio di ottobre, circa 700 persone sono state convocate presso la procura per essere interrogate in merito alla loro partecipazione a proteste anti-elettorali. Il governo ha vietato tutti i raduni e le manifestazioni pubbliche per due mesi nel periodo precedente le elezioni, dal 17 ottobre al 17 dicembre.
Qual è la tua reazione a questa notizia?