Assemblea generale delle Nazioni Unite. Michel: "Il pianeta è in ebollizione"
Nel suo intervento all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, che si tiene dal 18 a oggi, 22 settembre, il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, ha ricordato che "il pianeta è in ebollizione". Ha messo in chiaro che "il miracolo non avverrà se non si deciderà di mobilitare i fondi necessari". Nonostante l'impegno collettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi, "se ci si attiene al programma annunciato finora, il riscaldamento globale raggiungerà i 2,5 gradi entro la fine del secolo". Michel ha esortato a "svegliarci a questa realtà", sull'esempio dell'Unione Europea, che "ha innalzato gli obiettivi di utilizzo delle energie rinnovabili e di efficienza energetica". Ecco perché, dice, "chiediamo di triplicare gli obiettivi in materia di energie rinnovabili, con l'esempio del G20, e di raddoppiare gli obiettivi in materia di efficienza energetica entro il 2030". Ha aggiunto, inoltre che é nell'interesse di tutti i Paesi sviluppati aiutare i Paesi in via di sviluppo ad avvicinarsi alle emissioni nette zero, solo un quarto degli investimenti privati globali viene effettuato nei Paesi in via di sviluppo. Eppure, il G20 è responsabile dell'80% delle emissioni globali. Solo quest'anno la comunità internazionale dovrebbe raggiungere il traguardo dei 100 miliardi di dollari per il finanziamento internazionale dell'azione per il clima. L'Ue è stata "una forza trainante, fornendo 26 miliardi di dollari nel 2021, più della sua quota".
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