Via libera UE alla riforma dei fondi di coesione: più risorse per difesa, ambiente e casa
Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la riforma dei fondi di coesione e del Fondo sociale europeo+, con l’obiettivo di adattare i finanziamenti UE alle nuove sfide strategiche, tra cui difesa, resilienza ambientale, decarbonizzazione ed edilizia accessibile. Con un’ampia maggioranza, l'Eurocamera ha introdotto la possibilità per Stati e regioni di reindirizzare parte delle risorse europee verso settori come la mobilità militare, la cybersecurity, la gestione sostenibile dell’acqua e le abitazioni a prezzi sostenibili, includendo anche famiglie a reddito medio. Gli investimenti nella difesa dovranno avere un uso sia civile che militare. Previsti anche incentivi economici per chi riassegnerà almeno il 10% dei fondi alle nuove priorità: prefinanziamenti fino al 9,5% per le regioni UE di confine con Russia, Ucraina e Bielorussia, e cofinanziamenti potenziati fino al 100%. Per tutelare l’equilibrio territoriale, gli investimenti delle grandi imprese in settori strategici saranno ammessi solo nelle aree meno sviluppate, mentre i progetti di interesse europeo potranno ricevere fondi ovunque. I fondi congelati per violazione dello Stato di diritto non potranno essere utilizzati. Secondo i relatori del Parlamento, la riforma mantiene i valori di solidarietà e coesione dell’UE, rafforzando allo stesso tempo la sicurezza e l’inclusione sociale, anche attraverso il sostegno ai soggetti più vulnerabili. Dopo l’approvazione del Consiglio, i regolamenti entreranno in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE.
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