Bullismo: Caffo (Telefono Azzurro), 'abbiamo una legge, ora servono azioni concrete'

Sep 8, 2024 - 07:15
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Bullismo: Caffo (Telefono Azzurro), 'abbiamo una legge, ora servono azioni concrete'

“È molto importante trovarci oggi a parlare della nuova legge contro il bullismo, proprio nel giorno dell’anniversario dell’uccisione di Willy Monteiro Duarte”: lo ha dichiarato Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro in occasione della conferenza stampa “Prevenzione e contrasto del bullismo: la nuova legge 70/2024” organizzata dal deputato Devis Dori presso la Sala Stampa della Camera. “La cronaca ci mostra quotidianamente come tanti ragazzi vivono situazioni gravissime e continuano a verificarsi episodi estremamente preoccupanti legati al bullismo e al cyberbullismo, come ad esempio l’uccisione di Fallou Sall a Bologna. Tutto questo deve farci riflettere ma soprattutto deve spingere le istituzioni e il Parlamento a impegnarsi maggiormente per affrontare queste grandi sfide. La legge 70, portata avanti con molta tenacia da Devis Dori, è solo un punto di partenza. Credo sia necessario prendere gli ottimi spunti di questa legge per poi impegnarci sinergicamente a renderla efficacemente operativa”, ha affermato. “Sono felice del fatto che 114 sia stato potenziato dalla legge, ma non è la soluzione. Serve un sistema in grado di cogliere i disagi dei ragazzi, ascoltando la loro voce – ha evidenziato Caffo -. Per farlo è necessario coordinare azioni di aiuto alla vittima e di intervento sugli autori, serve coordinamento tra pubblico e sociale per collaborare e affrontare il tema nel più breve tempo possibile”. Per il presidente di Telefono Azzurro, “la scuola è elemento cardine, come lo sport che è un polo fondamentale, perché è anche all’interno di questi contesti che si verificano situazioni di bullismo. Come Telefono Azzurro lavoriamo a stretto contatto con le scuole. E noto che ci sono eccellenze ma manca un sistema organico per affrontare il tema del bullismo. Serve rivedere il sistema delle reti con la formazione che deve essere centrale e di alta qualità, serve un forte presidio di competenze nelle scuole per un’attenzione maggiore con misure di supporto per i ragazzi e i genitori”. Caffo conclude: “Abbiamo una legge, ora servono azioni concrete. Telefono azzurro sarà in prima linea. I ragazzi oggi sono alla ricerca di un aiuto immediato, qualificato e vicino a loro. Noi dobbiamo creare queste reti e stare vicino a loro. Per farlo è fondamentale lavorare insieme e il parlamento deve sollecitare le istituzioni del nostro governo”.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv