Furti di veicoli in aumento e boom per commerciali

Mag 18, 2025 - 00:03
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Furti di veicoli in aumento e boom per commerciali

 Sono numeri che parlano di furti d'auto in aumento, quelli rivelati dal 'Dossier sui Furti di veicoli 2025', elaborato da LoJack Italia, società specializzata in soluzioni telematiche per l'automotive e nel recupero dei veicoli rubati, presente in questi giorni agli Automotive Dealer Day di Verona.
    In particolare, secondo i dati raccolti, nel 2024 in Italia sono stati rubati oltre 136.000 veicoli, per un business criminale che registra una nuova crescita (+3%) ed è tornato ai livelli pre-COVID. L'aumento ha interessato in particolare le auto (+6%) e i mezzi commerciali (+112%). Dal 2013 ad oggi sono stati rubati quasi 1 milione e 700mila veicoli e, di questi, 1 milione è sparito nel nulla.
    LoJack, per il suo consueto dossier, ha raccolto e analizzato i dati forniti dal Ministero dell'Interno sul 2024 e li ha integrati con quelli provenienti da elaborazioni e report nazionali e internazionali sul fenomeno. Lo scorso anno i furti di veicoli sono passati da 131.679 a 136.201 unità, per una crescita che ha interessato tutte le categorie di veicoli, ad eccezione dei SUV, in leggera contrazione (-2%).
    Ad aumentare in modo più deciso sono state le sottrazioni di auto (+6%) e quelle di veicoli commerciali, più che raddoppiate.
    Nel complesso, i furti di 'quattro ruote' sono tornati a superare la soglia delle 100mila unità, cosa che non accadeva dal 2018.
    Le principali mete della refurtiva, rapidamente disassemblata di solito nelle 24 ore successive al furto, restano le direttrici balcaniche dell'Est Europa oppure il Nord Africa e il Medio Oriente. A fronte di un aumento generalizzato dei furti, resta invece stabile il tasso di ritrovamento dei mezzi sottratti, al 45%.
    Due sono i trend che si sono palesati con maggiore evidenza nell'ultimo anno, ovvero una crescente focalizzazione delle organizzazioni criminali dedite a queste attività sulle aree tradizionalmente più colpite, oltre ad un sempre maggiore utilizzo della tecnologia per sottrarre veicoli di ultima generazione.
    "La nuova edizione del nostro Dossier annuale evidenzia come il business criminale dei furti di auto - ha osservato Maurizio Iperti, presidente EMEA LoJack - sia ormai tornato ai livelli di allerta registrati prima del COVID, con un generalizzato aumento dei casi in quasi tutte le categorie di veicoli e in gran parte delle Regioni del Paese. Il livello di attenzione poi sale oltre misura nella macroarea costituita dalle Regioni Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia dove si concentrano quasi 8 furti su 10".
    "Per stare al passo nella lotta contro i ladri di auto e garantire percentuali di recupero doppie rispetto al mercato - ha detto ancora Iperti - oggi facciamo ancor di più affidamento sull'integrazione della nostra unica tecnologia in radiofrequenza con il GPS e su un team di esperti che supporta efficacemente sul campo le Forze dell'Ordine".
    Le autovetture rappresentano oltre la metà del totale furti di veicoli (il 56%) e nella classifica dei modelli di vetture più rubati si registra il primato assoluto della Fiat Panda con 13.311 sottrazioni (quasi 1 auto rubata su 5 è una Panda), seguita a distanza dalla Fiat 500 (5.254), Lancia Ypsilon (5.048), Fiat Punto (4.295) e Alfa Romeo Giulietta (3.606), che approda al quinto posto.
    Nelle 5 Regioni 'a rischio' (Campania, Lazio, Sicilia, Puglia e Lombardia) avviene il 78% dei furti. In queste sole 5 regioni si concentrano 105.910 furti sul totale di 136.201. In testa alla classifica delle Regioni meno sicure si conferma la Campania (31.428 furti), seguita da Lazio, Sicilia, Puglia e dalla Lombardia.  

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv