Nei 32mila hotel 2,2 milioni posti letto, salgono 4 e 5 stelle

Mag 18, 2025 - 00:03
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Nei 32mila hotel 2,2 milioni posti letto, salgono 4 e 5 stelle

Sono 32.194 gli alberghi italiani con un'offerta di poco più di 1 milione 68mila camere e di quasi 2 milioni 233 mila posti letto. A fronte di un processo di riqualificazione sempre più incisivo, hanno acquisito via via un peso sempre maggiore le categorie a 4 e 5 stelle: se nel 2000, infatti, rappresentavano l'8,5% dell'offerta alberghiera, nel 2023 hanno raggiunto il 22%. Di contro, i 3 stelle e le residenze turistico alberghiere hanno conquistato la vetta come categoria più rappresentativa (dal 42,2% al 55,2%). Emerge da un'indagine realizzata da Federalberghi e Tecnè presentata a Merano in apertura dei lavori della 75/a assemblea della federazione degli albergatori. Dopo gli anni difficili della pandemia gli arrivi in hotel si attestano a un livello leggermente inferiore a quello del 2019, ma il numero di presenze è in crescita. Questo a riprova del fatto che si profila un turismo più stabile, indirizzato a soggiorni di maggior durata. A fare la differenza è il turismo internazionale: gli stranieri tornano in Italia con maggiore continuità, il che va a compensare la ripresa timida del turismo domestico. Nel dettaglio, nel 2024 le presenze in albergo sono state 283.566.417 e gli arrivi 89.087.262 per una permanenza media di 3,2 giorni. In particolare, i pernottamenti sono stati maggiori del +3% rispetto al 2023 e del +0,9% rispetto al 2019, anno del precedente record. Questo risultato è la sintesi di due andamenti contrapposti tra loro: i nostri connazionali hanno visto un calo di presenze del -1,2% sul 2023 e del -4,2% sul 2019. Al contrario, gli stranieri sono aumentati rispettivamente del +7,1% e del +6,1%. Nel primo trimestre 2025 le presenze alberghiere hanno sfiorato i 44,5 milioni con un calo del -1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Lo scorso anno, la spesa dei turisti stranieri in Italia è stata pari a 54,2 miliardi di euro, con un aumento del 4,9% rispetto al 2023. In parallelo, è stato rilevato un aumento del numero di viaggiatori stranieri alla frontiera (+3,4%) passati da 85,7 a 88,6 milioni e una diminuzione dei pernottamenti (-1,0%). Ancora migliore il dato del primo bimestre 2025 la spesa di chi proviene da oltreconfine è stata di 5,5 miliardi: in aumento del 6,2% rispetto ai 5,2 miliardi dello stesso periodo del 2024. "Siamo di fronte ad uno scenario che invita a fare grandi cose - ha commentato. Dopo gli anni della pandemia che hanno colpito duramente il settore, si è tornati ai livelli pre-covid. Il settore si conferma come una infrastruttura economica fondamentale per il Paese" dice il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. "I nostri concittadini - aggiunge Bocca - stanno dimostrando di prediligere le strutture alberghiere, in particolare quelle votate alla sostenibilità. L'auspicio è che possano rappresentare una massa critica sempre maggiore. Posso dire con orgoglio che l'ospitalità italiana sposa la modernità: ci siamo adeguati velocemente alle tendenze in atto, senza dare nulla per scontato e lavorando sulla qualità dell'offerta, riqualificando le nostre strutture secondo i canoni dell'era green". Ma ricorda Bocca "malgrado i buoni risultati, non si può lavorare in solitaria. Nel nostro comparto - conclude - conta moltissimo fare rete ma anche avere i supporti necessari affinché l'offerta possa essere attrattiva fino in fondo. Sotto questo profilo - conclude Bocca - siamo ancora carenti in termini di infrastrutture: il turismo vive e si esprime sul territorio. Non si possono fare miracoli se non si è agevolati nella raggiungibilità di una destinazione. Auspico che su questo tema si facciano veloci e risolutivi passi in avanti".

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv