Tatangelo, 'la vera Anna è sempre stata un passo indietro'

Mag 18, 2025 - 00:03
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Tatangelo, 'la vera Anna è sempre stata un passo indietro'

"A15 anni mi dicevano sempre che sembravo una di 30, per una certa rigidità anche dovuta all'educazione avuta a casa. Sono cresciuta sotto i riflettori, ma la vera Anna la conoscono in pochi. Spesso quello che facevo come artista passava in secondo piano, offuscato dalla mia vita privata, che era sotto gli occhi di tutti e qualunque cosa facessi si alzava un polverone. Oggi, senza rinnegare niente perché non sarei quello che sono altrimenti, sto recuperando un po' di leggerezza". Anna Tatangelo, dopo tre anni dall'ultimo lavoro discografico, torna alla musica con il singolo Inferno (in uscita il 16 maggio per Artist First), primo tassello di un nuovo percorso, artistico e personale. "Mi sono presa del tempo per me, per lavorare al disco che arriverà, a sonorità diverse. E soprattutto per 'mashare' la vecchia Anna con la nuova Anna, che si è evoluta, è diventata una donna più consapevole, che gioca con la propria femminilità, e non ha più bisogno di dimostrare nulla". Inferno, nelle intenzioni dell'artista di Sora, vuole incarnare tutto questo e anticipare il prossimo disco, "che è praticamente pronto e mette in luce le varie facce di Anna, da quella sensuale a quella ferita, e racconta tanto di me. C'è tanto di autobiografico, momenti anche difficili, come la morte di mia madre avvenuta poco tempo fa. Non c'è solo leggerezza. Prima della pubblicazione usciranno altri singoli". La necessità di raccontare una Anna poco conosciuta ("quella vera è sempre rimasta un passo indietro, nascosta da una maschera di distacco"), racconta, "è arrivata in maniera naturale, raccontavo sempre la vita degli altri, delle donne, degli omosessuali, forse per cercare di raccontare quello che accadeva a me. Più cresci, più capisci che devi fare quello che ti piace, per te stessa". Quella che sta recuperando e che sta cercando di far uscire è "un'adolescenza non vissuta appieno, la spensieratezza di Ragazza di periferia". Ovvero uno dei brani più famosi della cantante, nata in provincia, e che torna spesso nelle sue parole. "Sì, perché Ragazza di periferia c'è e ci sarà sempre, è nel mio Dna. Racconta da dove vengo, le mie radici, le mie origini, e tutta una serie di cose che mi hanno dato l'impronta. Oggi passo più tempo con la mia famiglia, con i miei fratelli: crescendo ti rendi conto che le radici sono importanti, sono la tua storia". Insieme al nuovo singolo, Anna Tatangelo annuncia anche Tatangeles, due concerti l'11 novembre alla Casa della Musica di Napoli e il 25 novembre ai Magazzini Generali di Milano (in estate ci sarà anche un tour). "Un nome pretenzioso? Ma no - scherza lei -, Tatangeles è un gioco di parole ironico e divertente. Sul mio nome si è giocato tanto, sono stata anche Lady Tata. E poi Tatangeles ti porta in mondi lontani: la musica ti dà la possibilità di fare viaggi assurdi. Ascolto e mi ispiro ad artisti internazionali, una su tutti Rihanna, che ha una personalità camaleontica e se ne frega del giudizio degli altri". Rihanna come Anna Tatangelo ha sempre giocato molto con il corpo, con la propria femminilità. "In Italia però c'è un pregiudizio: ci deve essere un limite a ciò che fai, soprattutto se sei mamma. Oggi si parla di Elodie, ma ho ricevuto critiche ben prima. Il video di Inafferrabile, in cui si vedeva un po' di sedere, è stato ostacolato. La donna fa sempre più fatica perché siamo figli del patriarcato, del maschilismo. Ma è una battaglia che si può vincere, con costanza, senza indietreggiare o avere paura dei pregiudizi". Il problema non riguarda il linguaggio spesso sessista, soprattutto nei testi di rapper e trapper: "Dispiace anche a me sentire certe parole, ma in generale gli artisti devono poter esprimersi. Va fatto capire maggiormente a chi ascolta che il rapper interpreta: il personaggio non è la persona. E il valore della donna è ben diverso". Nei giorni scorsi Milly D'Abbraccio, ospite a Belve, ha ricordato, attaccandola nuovamente, una lite durante i provini di X Factor, dove Anna era giudice e bocciò un'artista che D'Abbraccio produceva. All'epoca Tatangelo rispose: "Quando la persona è niente, l'offesa è zero". "Be', penso che la prima risposta sia sempre quella giusta", dice senza scomporsi, confermando come oggi sia "una persona più serena, con la voglia di sorridere, raccontarsi con i suoi difetti e le sue fragilità".

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv