Chiude la Biennale Architettura: 298mila biglietti venduti (+5%)

Nov 25, 2025 - 00:52
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Chiude la Biennale Architettura: 298mila biglietti venduti (+5%)

Si è chiusa a Venezia la 19esima Mostra Internazionale d’Architettura Intelligens. Naturale. Artificiale. Collettiva. a cura di Carlo Ratti, con 298mila biglietti venduti (+5% sul 2023), cui si aggiungono le 17.584 presenze durante i giorni di pre-apertura. Diventa così la Biennale Architettura più vista di sempre considerata l’alta partecipazione di visitatori in pre-apertura rispetto all’edizione record del 2021. “In questi mesi – ha commentato il presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco – ricercatori, addetti ai lavori, famiglie si sono dati appuntamento nelle sedi delle Corderie dell’Arsenale e dei Giardini della Biennale di Venezia per celebrare – con la Mostra di Architettura di Carlo Ratti cui va il grazie – un momento di conoscenza e di crescita partecipata. I progetti in Mostra e le iniziative di GENS Public Programme hanno fornito ai visitatori strumenti preziosi alla lettura dei nostri tempi complessi. Salutata da uno smagliante successo di pubblico – anche considerata la chiusura per restauro del Padiglione Centrale ai Giardini, che sarà restituito rinnovato per la Biennale Arte 2026 – da questo momento la Mostra Internazionale di Architettura si consegna e appartiene dunque al Futuro, il tempo di tutti noi, Gens dotati di Intelligenza”. “Sono molto contento del successo della Biennale Architettura – ha aggiunto il curatore Carlo Ratti -. Anche il Public Programme ha registrato un’adesione straordinaria, con centinaia di workshop che hanno costantemente animato lo Speakers’ Corner all’Arsenale. Migliaia di partecipanti si sono alternati sul palco, uniti dal richiamo dell’intelligenza collettiva tema centrale di questa edizione. Eppure, la vera eredità di una Biennale non si misura nella popolarità immediata, ma in ciò che resta nel tempo. Propongo quindi due criteri. Il primo riguarda l’impatto sulla pratica architettonica. Il tema di quest’anno ci invita a mobilitare ogni forma di intelligenza a nostra disposizione per affrontare un clima che cambia. Dobbiamo fermare il consumo di suolo e adattare il patrimonio costruito alle nuove condizioni ambientali, correggendo gli errori del recente passato. Se questi principi troveranno spazio nella pratica professionale nei prossimi anni, allora potremo considerare questa edizione davvero riuscita. La seconda eredità riguarda la natura stessa di una Biennale. In un’epoca segnata da comunicazioni istantanee, non basta più esporre opere: è necessario creare luoghi in cui possa emergere nuova conoscenza. Da questa convinzione nasce l’approccio del ‘Laboratorio’ che ha guidato il lavoro di quest’anno: un ecosistema creativo in cui architetti, scienziati, filosofi, chef, programmatori, agricoltori e molte altre figure professionali hanno potuto incontrarsi e collaborare. Il successo di questa edizione è merito di tutti loro, che hanno accettato una sfida audace e sperimentale, oltre i confini della propria pratica quotidiana”. Il pubblico di questa Biennale Architettura proviene per il 50% dall’estero e per il 50% dall’Italia. Rilevante la presenza dei giovani e degli studenti under 26 che sono stati più di 84.000, pari al 28% dei visitatori totali. I partecipanti al Progetto Categorie Fragili per la Biennale Accessibile sono stati 996 (71 gruppi). Il dato conferma la costante attenzione della Biennale ad attività legate all’accessibilità del patrimonio culturale e in particolare delle arti contemporanee nei confronti di persone con disabilità o in situazioni di disagio sociale o emarginazione.

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Redazione Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore di Radiocom.tv