Corea del Nord, Kim: 'I passati colloqui con gli Usa confermano la loro ostilità verso di noi'
I colloqui tenuti in passato con gli Stati Uniti confermano solo la loro immutabile “politica aggressiva e ostile” verso la Corea del Nord. Così il leader nordcoreano Kim Jong-un in un discorso pronunciato ieri a Pyongyang durante una fiera dedicata all’industria della difesa, in cui sono stati esposti diversi missili intercontinentali. Stando al resoconto offerto dall’agenzia di stampa statale “Korean Central News Agency”, Kim ha detto che “abbiamo già fatto tutto il possibile nei negoziati con gli Stati Uniti, ma ciò di cui siamo certi, dal risultato, non è la volontà della superpotenza di coesistere, bensì la sua posizione di potere e la sua politica aggressiva e ostile nei nostri confronti che non potrà mai cambiare”. “Mai prima d’ora le parti in conflitto nella Penisola coreana si erano trovate ad affrontare uno scontro così pericoloso e acuto, tale da poter degenerare nella più distruttiva guerra termonucleare”, ha aggiunto, accusando Washington di aver alimentato le tensioni nella regione. Kim ha pronunciato il suo ultimo discorso nel quadro delle preoccupazioni sollevate dalla comunità internazionale per la crescente collaborazione militare tra il suo Paese e la Russia, dove sono stati inviati più di 10.000 militari nordcoreani a sostegno dell’invasione dell’Ucraina. Le critiche agli Stati Uniti arrivano anche dopo l’elezione del prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha incontrato Kim tre volte a Singapore, Hanoi e al confine tra le due Coree tra il 2018 e il 2019. Ciononostante, i colloqui non hanno portato a risultati concreti, a causa del rifiuto della Corea del Nord di ridimensionare la sua politica nucleare e quello degli Stati Uniti di allentare le sanzioni contro Pyongyang.
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