Corea del Sud-Usa: il ministro degli Esteri Cho annuncia colloqui sul riprocessamento nucleare
La Corea del Sud e gli Stati Uniti hanno concordato di avviare colloqui sul riprocessamento del combustibile nucleare esaurito, finora vietato a Seul dall’accordo bilaterale sull’energia atomica. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri sudcoreano, Cho Hyun, in un’intervista alla televisione nazionale concessa all’indomani del vertice tra il presidente sudcoreano Lee Jae Myung e l’omologo statunitense Donald Trump. “Gestiamo 26 centrali nucleari, acquistando e importando ogni volta il combustibile. Sentiamo la necessità di poterlo riprocessare e di produrre il nostro combustibile attraverso concentrati”, ha dichiarato Cho, sottolineando che per questo obiettivo la cooperazione con Washington è “fondamentale”. Secondo il capo della diplomazia di Seoul, il riavvio del negoziato sull’accordo nucleare o l’individuazione di nuove modalità “rappresentano un segnale molto significativo”.
L’intesa per avviare i colloqui rappresenterebbe un’importante svolta politica per gli Stati Uniti, che da decenni cercano di limitare la diffusione delle tecnologie di arricchimento e riprocessamento nucleare nell’ambito degli sforzi globali di non proliferazione. Seul ha più volte chiarito che l’iniziativa ha finalità esclusivamente industriali e ambientali, e non militari. “Qualsiasi discorso sul desiderio di dotarsi di armi nucleari non sarebbe mai accettato da Washington”, ha ribadito Cho. Il dibattito in Corea del Sud avviene in un contesto di crescente incertezza sulle garanzie di sicurezza offerte da Washington: diversi sondaggi indicano che fino al 75 per cento dell’opinione pubblica sarebbe favorevole a un arsenale nucleare nazionale contro le minacce della Corea del Nord.
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