Dal lombardo al siciliano: Google Traduttore aggiunge alcuni dialetti italiani

Lug 21, 2024 - 07:08
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Dal lombardo al siciliano: Google Traduttore aggiunge alcuni dialetti italiani

Google Translate, il servizio di traduzione automatica più diffuso al mondo, si rinnova e arricchisce la sua offerta grazie all’utilizzo dell’intelligenza artificiale. Con l’ultimo aggiornamento, infatti, la piattaforma introduce non solo 110 nuove lingue, comprese minoranze e idiomi a rischio di scomparsa, ma anche cinque dialetti italiani. L’obiettivo è preservare e valorizzare il patrimonio linguistico e culturale italiano: il dialetto non più come linguaggio colloquiale relegato ai contesti familiari o informali, ma risorsa per il turismo, l’istruzione e il dialogo interculturale. Per farlo, Google ha sviluppato un nuovo modello vocale universale, sulla base dell’AI PaLM 2 (utilizzato per alcune funzionalità di Gmail e Docs), e lo ha addestrato su oltre 400 lingue. Oltre all’intelligenza artificiale il colosso di Mountain View, California, si è servito della collaborazione di linguisti esperti e madrelingua. Da "Amo" a "Compà" e "Giovane": ecco i soprannomi più usati dagli italiani regione per regione Vic e Marisa commentano i risultati di una lunga ricerca sul linguaggio colloquiale che svela quali sono i soprannomi colloquiali più diffusi in Italia, quando e perché vengono utilizzati Nel tempo supporteremo un numero ancora maggiore di varietà linguistiche e di convenzioni ortografiche. Queste nuove lingue rappresentano più di 614 milioni di parlanti, aprendo le porte alle traduzioni per circa l’8% della popolazione mondiale. Alcune sono le principali lingue mondiali con oltre 100 milioni di parlanti. Altre sono parlate da piccole comunità di indigeni e alcune non hanno quasi nessun parlante madrelingua ma sono in corso attivi sforzi di rivitalizzazione. Oltre alle nuove lingue, Google Translate ha introdotto la possibilità di tradurre immagini e testi scritti a mano.

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Giò Barbera Giornalista iscritto all’elenco dei “Professionisti” dal 2003. Iscritto all’Ordine dei Giornalisti della Liguria dal 1991 come pubblicista fino al 2003 quando ha superato l’esame a Roma per passare ai professionisti. Il suo primo pezzo, da album dei ricordi, l’aveva scritto sul ‘Corriere Mercantile’ (con l’edizione La Gazzetta del Lunedì) nel novembre del 1988. Fondato nel 1824, fu una delle più longeve testate italiane essendo rimasto in attività fino al luglio del 2015. Ha collaborato per 16 anni con l’agenzia Ansa, ma anche con Agi, Adnkronos, è stato corrispondente della Voce della Russia di Radio Mosca, quindi ha lavorato con La Repubblica, La Padania, Il Giornale, Il Secolo XIX, La Prealpina, La Stampa e per diverse emittenti radiofoniche come Radio Riviera 3, Radio Liguria International, Radio Babboleo, Lattemiele, Onda Ligure. E' direttore del portale areamediapress.com e di Radiocom.tv